La visita di Stato di Macron è la prima di un presidente francese nel Principato di Monaco dopo quella di François Mitterrand nel 1984. Macron poi si sposterà a Nizza per la Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani
Il presidente francese Emmanuel Macron e la moglie Brigitte sono arrivati sabato a Monaco per una storica visita di Stato nel principato sulla Costa Azzurra.
Macron e la moglie hanno ricevuto i tradizionali onori militari dal Principe Alberto II e dalla Principessa Charlene di Monaco in una cerimonia al Palazzo dei Principi.
Monaco, in un post su Facebook, ha salutato le sue relazioni con la Francia, affermando che il principato e Parigi hanno un forte legame di amicizia con una frontiera aperta. Il Palazzo ha dichiarato che Monaco e la Francia collaborano in molti campi, dalla sanità alla sicurezza, dalla cultura all'istruzione, sottolineando che entrambi gli Stati sono concentrati su un futuro più sostenibile.
Secondo il Palazzo del Principe, ogni giorno più di 40mila cittadini francesi attraversano il confine per lavorare a Monaco, e il viaggio di Macron rappresenta un'opportunità per discutere di questioni bilaterali e di interesse reciproco.
La visita di Macron, della durata di due giorni, è la prima visita di Stato di un presidente francese a Monaco dopo quella di François Mitterrand nel 1984.
Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani a Nizza
Inoltre, la visita a Monaco precede la Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani che si terrà martedì a Nizza, alla quale Macron parteciperà insieme ad altri leader mondiali, mentre l'Ue dovrebbe lanciare formalmente il "Patto oceanico europeo".
Il patto si propone di affrontare le minacce del clima e dell'inquinamento alla biodiversità, nonché le sfide per i mezzi di sussistenza costieri.
Nel frattempo, il commissario europeo per la pesca e gli oceani, Costas Kadis, sabato ha descritto il patto come una tabella di marcia condivisa per la salute degli oceani e la sostenibilità marina. "Nel contesto della Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani di quest'anno, abbiamo promesso circa un miliardo di euro in impegni volontari per la biodiversità degli oceani e delle coste e per il clima", ha dichiarato Kadis al forum.
Questo sostegno si estende al di là dell'Unione europea, rivolgendosi anche a iniziative dedicate in Africa, nel Pacifico e in America Latina", ha detto il commissario europeo durante il suo intervento.
Per quanto promettente, alcuni gruppi di ong hanno criticato il patto, affermando che non è all'altezza delle necessità e che rappresenta un'opportunità mancata.
In una dichiarazione congiunta, un gruppo di sei ong ambientaliste ha affermato che il patto non è in grado di fornire l'azione urgente e gli obiettivi vincolanti necessari per proteggere gli oceani.
Ospitata da Francia e Costa Rica, la Terza Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani si terrà dal 9 al 13 giugno.