Tre ministeri romeni hanno fatto riferimento a un falso video che affermava che le truppe francesi di stanza in Romania avevano indossato le uniformi della gendarmeria romena per interferire nel teso ballottaggio per le elezioni presidenziali nel Paese
I ministeri degli Esteri, degli Interni e della Difesa della Romania hanno denunciato quelle che hanno definito "interferenze russe" nel ballottaggio presidenziale di domenica.
In una dichiarazione congiunta rilasciata nelle ultime ore di voto, i ministeri hanno messo in guardia i romeni da una presunta campagna di fake news diffusa su Telegram, TikTok e altre piattaforme di social media.
Il falso video sulle truppe francesi pronte a interferire nelle elezioni romene
Il portavoce del dipartimento per la comunicazione e la diplomazia pubblica del ministero degli Esteri, Andrei Tarnea, ha dichiarato in un post su X che "ancora una volta vediamo i segni distintivi dell'interferenza russa per influenzare il processo elettorale". "Questo era previsto", ha aggiunto Tarnea.
In una mossa coordinata, i tre ministeri hanno indicato un video falsificato pubblicato domenica che sosteneva falsamente che le truppe francesi di stanza in Romania erano state vestite con uniformi della gendarmeria romena per interferire nelle elezioni del Paese.
"L'autore del post sostiene, senza fornire alcuna prova, che i soldati francesi di stanza in Romania come parte del Battle Group della Nato schierato a Cincu sarebbero pronti ad agire, clandestinamente equipaggiati con uniformi della gendarmeria romena, per scatenare una guerra civile nel nostro Paese, alla fine del processo elettorale, nel caso in cui un particolare candidato sia dichiarato vincitore", ha spiegato il ministero della Difesa.
Il ministero ha poi liquidato le informazioni come false, ma ha detto che hanno il potenziale di creare confusione tra i cittadini romeni. "Il materiale pubblicato è una pericolosa disinformazione, senza alcuna base reale o prova concreta. È un chiaro esempio di manipolazione attraverso la diffusione di teorie cospirative che infondono sfiducia nelle istituzioni statali, nei partner internazionali e nel processo democratico", ha aggiunto il ministero della Difesa.
I tre ministeri hanno affermato di aver trovato un collegamento diretto tra il video e Mosca, ma non hanno fornito ulteriori dettagli al momento.
Durov e le accuse alla Francia per le elezioni romene, Parigi smentisce
Intanto il fondatore di Telegram Pavel Durov ha affermato in un post su X di essere stato avvicinato dal capo dell'intelligence francese, che gli avrebbe chiesto di bloccare le voci conservatrici sull'app in Romania.
"Questa primavera, al Salon des Batailles dell'Hôtel de Crillon, Nicolas Lerner, il capo dei servizi segreti francesi, mi ha chiesto di vietare le voci conservatrici in Romania prima delle elezioni. Ho rifiutato", ha scritto Durov. "Non abbiamo bloccato i manifestanti in Russia, Bielorussia o Iran. Non inizieremo a farlo in Europa".
La direzione generale per la Sicurezza esterna (Dgse) francese ha dichiarato in un comunicato che i suoi funzionari hanno incontrato Durov diverse volte nel corso degli anni "per ricordargli con fermezza le responsabilità della sua azienda e le sue personali nella prevenzione delle minacce terroristiche e della pornografia infantile".
Ma l'agenzia "respinge con forza le accuse secondo cui in queste occasioni sono state fatte richieste per vietare account legati a qualsiasi processo elettorale".
L'accusa di Durov è stata ripresa su X dal proprietario dell'app Elon Musk che ha scritto: "Wow". Più tardi domenica, Durov ha ripubblicato le accuse, ma nel suo nuovo post ha rimosso i riferimenti alla Francia e a Lerner, senza però fornire alcuna spiegazione sul perché avesse rivisto la sua dichiarazione.
Le autorità francesi hanno arrestato Durov, un multimiliardario russo che possiede altre nazionalità, tra cui quella francese, a Parigi a fine agosto 2024, nell'ambito di un'indagine su immagini di abusi sessuali su minori, traffico di droga e transazioni fraudolente legate a Telegram.
Da allora è stato rilasciato. Nel settembre 2024 ha criticato le indagini delle autorità francesi e ha promesso di intensificare gli sforzi per combattere la criminalità sull'app di messaggistica.