La decisione dopo che due giudici hanno bocciato l'uso dell'amministrazione Trump di un legge del 18esimo secolo per espellere i migranti. Il presidente Usa sostiene si tratti di un'interferenza con il potere esecutivo in materia di immigrazione e politica estera
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha chiesto alla Corte Suprema giovedì di togliere la protezione legale a 350mila venezuelani, come parte del suo piano di iniziare le deportazioni di massa.
La mossa arriva dopo che un giudice federale di San Francisco ha prorogato lo status di protezione temporanea (Tps), la cui scadenza era prevista per aprile.
Il Tps è stato creato dal Congresso americano nel 1990 per bloccare le deportazioni verso Paesi dilaniati da conflitti civili o colpiti da disastri naturali.
Nella motivazione della sua decisione il giudice distrettuale, Edward Chen, ha affermato che la revoca della protezione avrebbe sconvolto centinaia di migliaia di vite e sarebbe costata all'economia miliardi di dollari in termini di perdita di attività economica.
Il governo statunitense ha contestato la sentenza, che a suo dire interferisce con i suoi poteri in materia di immigrazione e affari esteri.
Un giudice in Texas ha contestato l'uso dell'Alien Enemies Act del 1798
L'amministrazione Trump ha sollevato la questione con la Corte Suprema giovedì, lo stesso giorno in cui un giudice federale del Texas ha affermato che il presidente ha utilizzato in modo errato una legge di guerra del XVIII secolo.
Fernando Rodriguez Jr, nominato da Trump nel 2018, ha stabilito che l'uso da parte del presidente dell'Alien Enemies Act (Aea) del 1798 per deportare i venezuelani è "illegale" e che i migranti non possono essere deportati dal Texas in base a tale legge.
Trump aveva ufficialmente invocato la legge all'inizio dell'anno sostenendo che gli Stati Uniti erano "invasi" dalla banda venezuelana Tren de Aragua.
La dichiarazione "non fa alcun riferimento e non suggerisce in alcun modo l'esistenza di una minaccia di un gruppo organizzato e armato di individui che entra negli Stati Uniti sotto la direzione del Venezuela per conquistare il Paese o assumere il controllo di una parte della nazione", ha scritto Rodriguez.
"Pertanto", ha proseguito il giudice, "non può essere letto come una descrizione di una condotta che rientra nel significato di 'invasione' ai fini dell'Aea".
ll vicepresidente Usa, JD Vance, ha detto che l'amministrazione si appellerà "aggressivamente" alla sentenza.
"Non è il giudice a decidere se l'Alien Enemies Act può essere utilizzato", ha affermato Vance. "Credo che sia il Presidente degli Stati Uniti a stabilire se il Paese è invaso o meno".