Martedì l'ufficio del procuratore capo di Istanbul ha annunciato di aver avviato un'indagine contro coloro che hanno chiesto il boicottaggio con l'accusa di "odio e discriminazione" e "incitamento all'odio e all'ostilità"
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In Turchia, Dopo l'arresto di 51 persone il 23 marzo, tra cui il sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu, nell'ambito di indagini per "corruzione" e "terrorismo" sulla municipalità metropolitana di Istanbul (Ibb), il 24 marzo il presidente del Partito popolare repubblicano (Chp) Özgür Özel ha invitato a boicottare alcuni marchi e canali televisivi che si dice siano vicini al governo.
Gli studenti universitari hanno rilanciato un boicottaggio generale nella giornata del 2 aprile, con una campagna sui social media.
Le indagini sul boicottaggio dei canali televisivi in Turchia
Martedì l'Ufficio del procuratore capo di Istanbul ha annunciato di aver avviato un'indagine sugli appelli al boicottaggio con l'accusa di "odio e discriminazione" e "incitamento del pubblico all'odio e all'ostilità".
Nell'ambito dell'"indagine sul boicottaggio", è stato emesso un mandato di cattura per 16 persone, undici delle quali sono state arrestate.
La Turkish Radio-Television Corporation (Trt) ha annunciato in un comunicato che Aybuke Pusat, una delle protagoniste della serie Tv "Teşkilat", è stata rimossa dal cast della serie a causa del suo appello al boicottaggio.
Nella dichiarazione rilasciata da Trt si legge come "i post di un'attrice che ha preso parte alla serie Teşkilat trasmessa su Trt 1 non sono mai in linea con i principi aziendali di Trt. La persona in questione è stata rimossa dalla serie a causa delle azioni che hanno deluso gli spettatori della serie. Anche se gli episodi della serie sono stati girati, la sceneggiatura della serie sarà rivista. Nessuno deve dubitare che verranno prese le misure necessarie per situazioni simili".
Il boicottaggio del 2 aprile in Turchia
Un gran numero di studenti dell'Università di Istanbul, dell'Università di Galatasaray e dell'Università di Boğaziçi si è impegnato a non comprare nulla nella giornata di mercoledì 2 aprile.
Chi ha aderito non ha comprato prodotti o servizi da mercati, negozi, ristoranti e caffè, né ha effettuato ordini da piattaforme di e-commerce o utilizzato carte di credito o fatto trasferimenti di denaro.
Il movimento è andato oltre la semplice azione di consumo e si è trasformato in una presa di posizione politica attraverso la pressione economica. Molte figure politiche, aziende e influencer dei social media, tra cui il leader del Chp Özgür Özel, hanno annunciato la loro partecipazione al boicottaggio.
In un post sul suo account X, Özel ha dichiarato:"Invito tutti a unirsi a questo boicottaggio e a usare il loro potere dal consumo". Pochi minuti dopo il sostegno di Özel, l'ufficio del procuratore capo di Istanbul ha annunciato l'indagine sulla campagna di boicottaggio.
In seguito, il ministro del Commercio Ömer Bolat ha dichiarato che i commercianti, i proprietari di aziende e gli azionisti che hanno subito "perdite finanziarie" a causa delle richieste di boicottaggio hanno il diritto di intentare una causa per ottenere un risarcimento in base alla legge sulle obbligazioni.