In Groenlandia il partito di centrodestra dei Democratici, all'opposizione, ha vinto le elezioni con il 30 per cento dei voti. Le urne hanno visto l'affermarsi dei nazionalisti pro indipendenza ma i diversi schieramenti divergono su tempi e metodi per lasciare la Danimarca
In Groenlandia, il partito centrista liberale dei Demokraatit (Democratici), finora all'opposizione, ha vinto le elezioni parlamentari con il 29,9 per cento dei voti, superando nettamente le forze politiche al governo. Lo schieramento è favorevole all'indipendenza dell'isola dalla Danimarca.
Secondo i primi risultati ufficiali pubblicati nel territorio autonomo danese, si registra anche una forte ascesa del partito nazionalista Naleraq, con il 23 per cento dei consensi, favorevole a una rapida indipendenza. Un'ascesa gia' definita "sbalorditiva" dalla tv pubblica groenlandese, che sottolineata la forte affluenza alle urne per le elezioni parlamentari anticipate.
I partiti della coalizione di sinistra - ambientalisti e social-democratici - al potere hanno invece subito un forte calo, arrivando al terzo e quarto posto. Gli ambientalisti di sinistra di Inuit Ataqatigiit sono accreditati del 21 per cento, perdendo 15 punti rispetto al 2021, mentre i socialdemocratici di Siumut sono a quota 15 per cento, in calo del 14.
Elezioni anticipate in Groenlandia
A febbraio il primo ministro Mute Bourup Egede aveva indetto le elezioni anticipate, affermando che il Paese aveva bisogno di essere unito in un "momento critico", mai vissuto prima in Groenlandia.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso apertamente il suo desiderio di annettere la Groenlandia, dichiarando la scorsa settimana a una sessione congiunta del Congresso che pensava che gli Stati Uniti l'avrebbero conquistata "in un modo o nell'altro".
La Groenlandia, una regione autonoma della Danimarca, si trova a cavallo di rotte aeree e marittime strategiche nell'Atlantico settentrionale e possiede ricchi giacimenti di minerari di terre rare, necessari per la produzione nel settore della tecnologia, dai chip per telefoni cellulari e pc, alle componenti per la generazione di energie rinnovabili.
L'isola immensa, in cui vivono appena 56mila persone, ha intrapreso il cammino verso l'indipendenza almeno dal 2009 e i 31 parlamentari eletti determineranno il futuro groenlandese.
Quattro dei cinque principali partiti in lizza sono a favore dell'indipendenza, ma non sono d'accordo sul quando e soprattutto sul come.
Naleraq, per esempio, sostiene una dichiarazione d'indipendenza rapida, mentre Demokraatit, che pure annovera tra i suoi obiettivi l'affrancamento dalla Danimarca, è favorevole a un processo più graduale.
"Quale approccio all'indipendenza vincerà dipenderà in ultima analisi se Demokraatit deciderà di formare un governo di coalizione e, in tal caso, con quale partito", ha dichiarato Dwayne Menezes, direttore generale della Polar Research and Policy Initiative.