Nei tunnel scavati da Hamas sotto la Striscia di Gaza, opera un oscuro gruppo militare chiamato Unità Ombra. L'organizzazione militante avrebbe affidato a questo gruppo la detenzione degli ostaggi israeliani
Nelle profondità della rete segreta di tunnel scavati da Hamas sotto la Striscia di Gaza, opera un'oscura unità militare chiamata Unità Ombra, incaricata di prendere e custodire gli ostaggi israeliani.
L'unità, secondo quanto ricostruito, è stata istituita nel 2006 con il rapimento del soldato israeliano Gilad Shalit. Il gruppo è diventato la divisione più segreta delle Brigate Qassam, l'ala militare di Hamas, ed è stato gestito direttamente dal defunto Capo di Stato Maggiore di Qassam Mohammed al-Deif, con membri accuratamente selezionati dopo un rigoroso addestramento che comprendeva la guerra psicologica e la stabilità emotiva.
Perché l'Unità Ombra è coinvolta con gli ostaggi a Gaza
Fonti della sicurezza hanno rivelato che l'Unità Ombra ha supervisionato la detenzione degli ostaggi israeliani, sia civili che militari, catturati durante l'attacco del 7 ottobre.
Tuttavia, Hamas si rifiuta di rivelare il numero esatto di prigionieri israeliani in suo possesso o dove sono detenuti. I media israeliani hanno riferito che alcuni detenuti, come Avera Mengistu e Hisham al-Sayed, sono entrati nella Striscia di Gaza anni fa di loro spontanea volontà.
I funzionari di Hamas affermano che l'unità tratta i prigionieri "in conformità con i valori islamici", ma sono riluttanti a fornire dettagli sulle condizioni di detenzione. L'intelligence israeliana ha riferito che l'Unità Ombra utilizza metodi sofisticati per ingannare le operazioni di tracciamento, compreso lo spostamento dei prigionieri tra i tunnel.
Come ha fatto l'Unità Ombra a nascondersi
Per 18 anni, l'unità è riuscita a rimanere lontana dai riflettori, ma è salita alla ribalta durante uno storico accordo di scambio nel 2011, quando 1.027 prigionieri palestinesi sono stati rilasciati in cambio del soldato Gilad Shalit, e di nuovo nel 2022 quando uno dei suoi membri è stato ucciso in un raid israeliano.
Si ritiene che i video trapelati di Shalit durante la sua prigionia facciano parte della strategia di pressione psicologica di Hamas, una tattica utilizzata dall'Unità Ombra. Questa tattica è stata utilizzata ripetutamente durante la guerra a Gaza, dove sono stati pubblicati filmati di prigionieri israeliani all'interno di Gaza con messaggi al premier Benjamin Netanyahu e alla leadership politica dello Stato ebraico, che chiedevano la fine della guerra e un accordo di scambio con Hamas.
Nonostante il mistero che la circonda, Hamas ha confermato che l'Unità Ombra è soggetta a elevati standard di sicurezza: i suoi membri sono sottoposti a perquisizioni a sorpresa, ai loro telefoni è impedita la connessione alle reti regolari e alcuni di essi non conoscono nemmeno l'identità dei loro colleghi.
Alla luce della complessità della situazione a Gaza, l'Unità Ombra rimane un enigma, che Hamas usa come carta di pressione. Attraverso il gruppo, Hamas combatte a Gaza non solo in superficie, ma anche in labirinti e tunnel sotto la sabbia che mirano a cambiare le regole del gioco nel conflitto con Israele.