Dopo ore di stallo, è partito alle 11:15 ora locale il cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Liberi i primi 3 ostaggi israeliani detenuti dal 7 ottobre 2023. Le reazioni dei leader internazionali dopo 15 mesi di guerra
Da Biden a Papa Francesco ai vertici dell'Ue, sono tanti i leader internazionali che hanno accolto con soddisfazione l'entrata in vigore del cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas partito alle 11:15 ora locale di domenica. Dopo lo stop ai combattimenti Romi Gonen, Emily Damari, e Doron Steinbrecher sono stati i primi ostaggi ad essere stati liberati dopo 15 mesi di prigionia nella Striscia.
Cessate il fuoco a Gaza, Biden: da mia squadra e quella di Trump una sola voce
Nel suo ultimo giorno da presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha pronunciato un discorso dalla Carolina del Sud sul cessate il fuoco entrato in vigore domenica nella Striscia di Gaza. "La regione è oggi radicalmente trasformata" con "gli sponsor i Hamas in Medio Oriente che sono stati fortemente indeboliti da Israele, sostenuto dagli Stati Uniti". "Hezbollah, uno dei maggiori sostenitori di Hamas, è stato notevolmente indebolito sul campo di battaglia mentre la leadership è stata distrutta", ha dichiarato Biden.
Il presidente Usa ha detto ai giornalisti di essere "contento" che sia il suo team sia quello del presidente eletto Donald Trump abbiano parlato con "una sola voce negli ultimi giorni" della sua presidenza, per contribuire a finalizzare il cessate il fuoco e l'accordo sugli ostaggi a Gaza. "Sono stato contento che il nostro team parlasse con una sola voce negli ultimi giorni", ha detto Biden. "É stato necessario, efficace e senza precedenti, ma il successo richiederà perseveranza e un continuo supporto per i nostri amici nella regione, e la convinzione nella diplomazia sostenuta dalla deterrenza". "Ora spetta alla prossima amministrazione contribuire all'attuazione di questo accordo".
Mike Waltz, consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, ha dichiarato che Hamas non dovrebbe mai governare la Striscia di Gaza, definendolo un gruppo terroristico da eliminare. Waltz ha aggiunto che la prossima amministrazione Trump offrirà pieno sostegno a Israele in caso di violazioni dell'accordo di cessate il fuoco da parte di Hamas. "Se Hamas si tira indietro, modifica i termini o non rispetta l'accordo, sosterremo Israele in qualsiasi azione ritenuta necessaria", ha dichiarato. Nel primo pomeriggio sul suo social Truth Trump aveva scritto: "Oggi cominciano a uscire gli ostaggi. Tre meravigliose giovani donne saranno le prime".
Cessate il fuoco a Gaza, von der Leyen: Il cessate il fuoco deve reggere, l'Europa lo sosterrà
"Sono sollevato nel vedere finalmente i primi ostaggi liberati e gli aiuti umanitari arrivare con l'entrata in vigore del cessate il fuoco a Gaza. L'accordo porta un tanto atteso barlume di speranza nella regione. Tutte le parti devono rispettarlo. La pace è l'unica via da seguire". Ha scritto su X il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. Dopo di lui le parole di Ursula von der Leyen: "Vedere gli ostaggi insieme alle loro famiglie ci riempie il cuore di speranza. Che sia l'inizio di un nuovo capitolo per Israele e per il popolo palestinese. Il cessate il fuoco deve reggere. L'Europa lo sosterrà".
Cessate il fuoco a Gaza, lunedì Tajani in Israele e Cisgiordania
Alla vigilia del suo viaggio in Israele e Palestina il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ribadisce il sostegno del governo agli sforzi diplomatici per mantenere in forza la tregua nella regione, anche attraverso una disponibilità concreta a rafforzare gli interventi umanitari tramite Food for Gaza, a sostenere la ricostruzione postbellica e a contribuire coi nostri militari a una eventuale missione Onu di peacekeeping nella Striscia a guida araba. In Israele il titolare della Farnesina incontrerà il presidente Isaac Herzog e l'omologo Gideon Sa'ar. A Ramallah è invece previsto un incontro col premier e ministro degli Esteri Mohammed Mustafa.
Cessate il fuoco a Gaza, Mattarella: In questo momento il nostro pensiero va alla popolazione civile di Gaza
"Accolgo con viva soddisfazione la notizia dell'entrata in vigore dell'accordo per il cessate il fuoco fra Israele ed Hamas e della liberazione dei primi ostaggi. In questo momento il nostro pensiero va alla popolazione civile di Gaza - prevalentemente donne e bambini - provata da mesi di indicibili sofferenze ed ai cittadini israeliani ancora tenuti in una atroce prigionia nonché all'angoscia delle loro famiglie". Lo dichiara il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "É ora più che mai importante l'impegno della Comunità internazionale per garantire la progressiva e piena applicazione della tregua, creando le condizioni per porre definitivamente fine alla spirale di violenza ed avviando al tempo stesso un percorso politico che porti ad una pace duratura", aggiunge Mattarella, ricordando come "tale processo non può che poggiare sul convinto sostegno alla soluzione a due Stati, nel quadro di credibili garanzie per la sicurezza di Israele".
Cessate il fuoco a Gaza, le parole di Papa Francesco all'Angelus
Questa tregua può essere un passo verso la pace. Così all'Angelus di domenica Papa Francesco che ringrazia i mediatori e chiede alle due parti di rispettare le condizioni del cessate il fuoco, e di cominciare a lavorare per quella che è "la giusta soluzione": due Stati per due popoli. "Ringrazio tutte le parti coinvolte in questo importante risultato", ha dichiarato il Pontefice lanciando un appello: "Auspico che quanto è stato concordato venga rispettato subito dalle parti". "Auspico che le autorità politiche di entrambi", ha detto ancora il Papa riferendosi a Israele e Palestina, "con l'aiuto della comunità internazionale possano raggiungere la giusta soluzione per i due Stati. Tutti possano dire sì al dialogo, sì alla riconciliazione, sì alla pace".
Cessate il fuoco a Gaza, la soddisfazione di Starmer, Scholz, Macron, Sánchez
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha descritto il rilascio di una donna britannico-israeliana insieme ad altri due ostaggi come "una notizia meravigliosa e attesa da tempo". "Sebbene questo accordo di cessate il fuoco debba essere accolto con favore, non dobbiamo dimenticare coloro che rimangono prigionieri di Hamas", ha detto Starmer riferendosi a chi è ancora detenuto nella Striscia. "Dobbiamo ora vedere le fasi rimanenti dell'accordo di cessate il fuoco implementate per intero e nei tempi previsti, incluso il rilascio degli ostaggi rimasti e un'ondata di aiuti umanitari a Gaza", ha concluso il primo ministro inglese.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiesto un impegno "per uno Stato palestinese" che coesista pacificamente con lo Stato di Israele dopo l'inizio di un cessate il fuoco tra Israele e Hamas. "Dovremmo cogliere questo momento per impegnarci a favore di uno Stato palestinese che possa coesistere pacificamente con lo Stato di Israele", ha dichiarato Scholz in un messaggio sul suo account X. La popolazione civile palestinese ha sofferto "enormemente" a Gaza durante il conflitto armato e il suo destino "riguarda anche noi", ha aggiunto.
Nel giorno della tregua tra Israele e Hamas l'Eliseo ha reso noto che il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato con le famiglie di Ofer Kalderon e Ohad Yahalomi, i due franco-israeliani che figurano sulla lista dei primi ostaggi che Hamas si è impegnata a liberare nel quadro del cessate il fuoco. "Tutti gli ostaggi devono essere liberati al più presto e il presidente della Repubblica ha ricordato la sua solidarietà con il popolo israeliano a questo proposito", sottolinea l'Eliseo, precisando che Macron si è detto "lieto che il governo israeliano abbia approvato il 17 gennaio 2025 l'accordo di cessate il fuoco a Gaza". "La Francia, insieme ai suoi partner internazionali, garantirà la piena attuazione di questo accordo", ha aggiunto il presidente francese.
"Questo accordo è fondamentale per raggiungere la stabilità regionale - ha scritto su X il premier spagnolo Pedro Sánchez -. Rappresenta un passo indispensabile nel cammino verso la soluzione dei due Stati e una pace giusta che rispetti il diritto internazionale. Tutta la mia gratitudine all’instancabile lavoro svolto dal Qatar, dall’Egitto e dagli Stati Uniti come mediatori che hanno reso tutto ciò possibile".