Il ministro degli Interni francese Bruno Retailleau si è recato nel dipartimento di Mayotte, sferzato da un catastrofico ciclone che ha seminato morte e distruzione
Il ministro degli Interni della Francia, Bruno Retailleau, è arrivato a Mamoudzou, la capitale del territorio francese d'oltremare di Mayotte, dopo che l'isola è stata sconvolta dall'evento meteorologico più violento da quasi un secolo. Il membro del governo dimissionario di Parigi ha spiegato ai soccorritori presenti sul posto che “tutti i mezzi” saranno mobilitati per aiutare le persone in difficoltà, anche navi e aerei militari.
“Il problema è che se questi sforzi venissero dispersi e se non ci fosse un coordinamento logistico estremamente solido, sarebbero vani. Questo è il compito del prefetto e delle sue squadre e di ognuno di voi. E io conto su di voi. Il compito è difficile. Ci sarà anche dello scoraggiamento perché ci sarà molta fatica da fare”, ha affermato Retailleau.
La senatrice Ramia: "A Mayotte mancano cibo e acqua"
Il bilancio provvisorio delle vittime è salito a venti persone, ma le autorità di Mayotte temono che centinaia, se non migliaia di persone siano morte a causa del passaggio del ciclone Chido. Interi quartieri, infatti, sono stati rasi al suolo e infrastrutture pubbliche come l'aeroporto principale e l'unico ospedale presente sull'isola sono state gravemente danneggiate, complicando ulteriormente i soccorsi. Secondo Retailleau ci vorranno giorni prima di poter stabilire cifre ufficiali.
Parlando alla televisione francese Bfmtv, la senatrice Salama Ramia ha descritto un quadro agghiacciante, parlando "persone malate che dormono per terra", di popolazione "senza acqua potabile" che sta cominciando a "morire di fame e di sete".