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Sciopero: l'Italia si ferma per 24 ore, il Tar dice no alla precettazione decisa da Salvini

Manifestazione durante la giornata di sciopero, Milano, venerdì 29 nov. 2024
Manifestazione durante la giornata di sciopero, Milano, venerdì 29 nov. 2024 Diritti d'autore  Luca Bruno/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Luca Bruno/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Sono diversi i settori coinvolti nello sciopero generale, dalla scuola alla sanità sino ai trasporti. A rischio treni, taxi e trasporto marittimo

Venerdì giornata di sciopero generale di 24 ore in Italia. Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha sospeso l'ordinanza del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per la precettazione a 4 ore dello sciopero del trasporto pubblico indetto dall'Unione sindacale di base (Usb).

Decisione del Tar: "No alla precettazione"

"Non emergono le ragioni che possano sorreggere la disposta precettazione - si legge nelle motivazioni del Tar - i richiamati disagi discendenti dallo sciopero appaiono riconducibili all'effetto fisiologico proprio di tale forma di astensione dal lavoro, né emergono le motivazioni in base alle quali i disagi eccederebbero tale carattere, tenuto conto della vincolante presenza di fasce orarie di garanzia di pieno servizio".

Aspro il commento del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini: "Abbiamo fatto tutto il possibile per difendere il diritto alla mobilità degli italiani. Per l'ennesimo venerdì di caos e disagi, i cittadini potranno ringraziare un giudice del Tar del Lazio".

Dal canto suo il sindacato, in una nota ha fatto sapere che "domani lo sciopero è generale, regolare e legittimo e durerà 24 ore anche nei trasporti. Per una volta vincono i lavoratori e vince la democrazia".

Giornata di disagi per pendolari e per chi viaggia

Sono diversi i settori coinvolti nello sciopero generale del 13 dicembre. A fermarsi saranno anche i treni, i taxi e il trasporto marittimo. Saranno a rischio, a partire dalle 24 di giovedì 12 dicembre e fino alla stessa ora del 13, i servizi delle metropolitane e della rete di superficie (bus e tram) così come i servizi di Frecce, Intercity e treni e autobus regionali e interregionali. È escluso invece il settore aereo, che manifesterà il 15 dicembre.

Trenitalia invita quindi i passeggeri a informarsi, prima di andare in stazione, sui servizi attivi attraverso l’app Trenitalia, i canali social e web del gruppo Fs italiane, oltre che nelle biglietterie, negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, nelle agenzie di viaggio convenzionate. A fermarsi sarà anche Uber e Limolane.

L'astensione a Roma e Milano

A Roma sono coinvolte la rete Atac e i bus periferici gestiti da operatori privati. Possibili disagi anche per linee regionali di Astral-Cotral. "Durante le sciopero, nelle stazioni della rete metro-ferroviaria eventualmente aperte, non garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale e il servizio delle biglietterie. Non disponibili anche i bike box (ad eccezione delle fermate Ionio e Arco di Travertino): possibile il deposito o il ritiro della bici al di fuori della fascia oraria di sciopero. Aperti, invece, i parcheggi di scambio", si legge sul sito del comune di Roma.

A Milano lo sciopero potrebbe avere conseguenze sul servizio delle linee ATM e della funicolare Como-Brunate.

La protesta della scuola

“Lo sciopero del 13 dicembre giunge a ridosso della pausa natalizia, e permette a lavoratrici e lavoratori della scuola di fare un primo bilancio dell’anno scolastico in corso in relazione a un piano di apprendimento adeguato e di un altrettanto adeguato livello salariale e di diritti per docenti e personale ATA, che portano ogni giorno avanti il malandato carrozzone della scuola pubblica statale”, si legge in una nota dell'Usb.

I sindacati della scuola contestano diversi interventi del governo Meloni, tra cui quelli sull'uso dei fondi del Pnrr, il “rilancio del sistema del Pcto (ex alternanza scuola-lavoro), la riforma del 4+2 per gli istituti professionali; l’uso dei fondi del Pnrr.

Nel comunicato del sindacato si legge che lo sciopero intende contrastare sul piano economico e del lavoro una politica che asseconda la deindustrializzazione e condanna alla turistificazione della penisola. 

La sanità in fermento

Le aziende sanitarie precisano che durante tutta la durata dello sciopero verranno assicurati i servizi e le prestazioni essenziali, ma si avvisa che potrebbero verificarsi dei disagi. I sindacati di categoria denunciano la mancanza delle risorse necessarie per una politica di assunzioni che recuperi i tagli del passato, elimini il fenomeno dei “gettonisti” e migliori le condizioni di lavoro.

La spesa sanitaria è cresciuta nei valori nominali ma - dice Pierino Di Silverio, segretario Nazionale Anaao Assomed - sconta una consistente perdita di potere di acquisto a causa dell’inflazione, rimanendo al di sotto delle necessità di un servizio sanitario nazionale in crisi profonda.

Secondo Di Silverio, "il 6,2 % del Pil inchioda il servizio sanitario all’ultimo posto tra i Paesi del G7. Una graduatoria che non cambia con la spesa pro-capite, lontana da quel 7% che lo stesso ministro della Salute indicava come traguardo minimo, con una spesa privata tra le più alte in Europa".

I sindacati fotografano un quadro critico con il 7,6% della popolazione, che rinuncia alle cure per problemi economici e organizzativi e con l’1,6% delle famiglie che si impoverisce per cause legate alla salute.

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