Il leader dei socialisti francesi all'Europarlamento ha ribadito il suo no al sostegno del candidato italiano di Fratelli d'Italia alla vicepresidenza esecutiva della Commissione Ue. Contrari anche liberali e verdi; a favore Ppe, Ecr e Patrioti per l'Europa
"Per quel che mi riguarda, Raffaele Fitto non deve essere vicepresidente della commissione Ue". Si è espresso così il leader dei socialisti francesi al parlamento europeo Raphael Glucksmann, che all'Ansa ha ribadito l'impossibilità del sostegno da parte del suo gruppo al candidato italiano di Fratelli d'Italia nell’audizione parlamentare che si terrà martedì 12 novembre.
"Per quel che so il mio gruppo non ha cambiato posizione a riguardo. È semplice: l'alleanza che ha sostenuto von der Leyen a luglio non include Ecr (Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei, ndr) e quindi non c'è motivo di dargli una vicepresidenza", ha aggiunto Glucksmann
"Se poi von der Leyen e Meloni hanno fatto un negoziato parallelo, allora che ce lo dicano, ma se vuole contare sulla maggioranza che l'ha sostenuta a luglio, gli accordi sono quelli di luglio", ha concluso il leader dei socialisti francesi.
Già lunedì Glucksmann aveva scritto su X che la vicepresidenza della Commissione europea "non può andare all'estrema destra italiana".
Le reazioni di Forza Italia
Da Pechino è arrivata la reazione del ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, in viaggio di Stato in Cina assieme al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Secondo il leader di Forza Italia non bisogna "mettere i bastoni tra le ruote" a Fitto e creare problemi avendo pregiudizi perché ciò "significherebbe fare un danno all'Unione europea e alla nuova Commissione"
"Fitto è la miglior soluzione che l'Italia poteva proporre, è un europeista ed è equilibrato. Siamo ottimisti e convinti che Fitto supererà la prova", ha aggiunto il vicepremier.
"Simul stabunt, simul cadent: insieme staranno, insieme cadranno. Glucksmann e i suoi continuano a minacciare Fitto con una pistola scarica, dimenticando che l'audizione di Ribera è fissata dopo quella di Fitto", ha detto il capogruppo di Forza Italia al Parlamento europeo Fulvio Martusciello.
L'eurodeputato ha fatto riferimento alla ministra e vicepresidente socialista spagnola Teresa Ribera, candidata anche lei alla vicepresidenza esecutiva della Commissione Ue, nonché già responsabile dell'ambiente. Durante l'audizione parlamentare del 12 novembre, Ribera sarà infatti sentita per ultima e, quindi, dopo Fitto.
"È evidente che i socialisti stanno giocando una partita pericolosa, fatta di attacchi privi di reale fondamento. Ogni tentativo di delegittimazione cadrà nel vuoto e non ci faremo intimidire da pressioni politiche sterili", ha concluso Martusciello.
La posizione di Raffaele Fitto
Il candidato di Fratelli d'Italia è sostenuto dal Ppe di Manfred Weber, che sta svolgendo negoziati per ottenere i due terzi necessari per un'elezione al primo tentativo. L'obiettivo condiviso con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen è quello di riconoscere il ruolo fondamentale dell'Italia consegnandole una posizione di prestigio. Oltre al Ppe, Fitto è ovviamente sostenuto da Ecr, ma anche dai Patrioti per l'Europa.
Sono contrari invece i socialisti, i liberali e i verdi. Questi partiti considerano la vicepresidenza italiana un "tradimento" verso la maggioranza che ha sostenuto il secondo mandato di von der Leyen.