Le autorità di Tirana hanno impedito a una nave, sospettata di trasportare rifiuti tossici, di attraccare al porto
L'Albania ha impedito lunedì a una nave, sospettata di trasportare un'enorme quantità di rifiuti tossici, di attraccare al porto di Tirana, hanno dichiarato i funzionari, dopo che un gruppo di vigilanza aveva allertato le autorità.
La nave Moliva XA443A, battente bandiera turca, è stata tenuta a circa un miglio di distanza dal porto di Durazzo, 33 chilometri a ovest della capitale. I procuratori hanno ordinato il sequestro dei container e il loro stoccaggio “in un luogo sicuro dal punto di vista ambientale e fisico” da monitorare.
La denuncia partita da Basel Action Network
L'organizzazione non governativa Basel Action Network (Ban), con sede a Seattle, che si occupa di questioni ambientali, ha dichiarato di aver segnalato la nave alle autorità nel mese di agosto, in seguito alla nota di un informatore secondo cui i “102 container” sono sospettati di trasportare “circa 2.100 tonnellate metriche totali di ossido di ferro proveniente dall'industria siderurgica”.
Ban ha dichiarato che il “massiccio carico” è partito per la prima volta da Durazzo il 4 luglio 2024, a bordo di due navi noleggiate dalla Maersk con “destinazione Thailandia”. Il gruppo ha dichiarato di aver allertato diversi Paesi di transito e di aver collaborato con Earth, un'importante organizzazione ambientalista tailandese, per lanciare l'allarme sulla spedizione.
La Thailandia ha rifiutato di far attraccare la nave
La Thailandia ha rifiutato di accettare il carico, chiedendo alle autorità di Singapore di fermarlo. Le navi hanno quindi attraccato in un porto turco e il carico è stato caricato sulla nave battente bandiera turca, che ha fatto una breve sosta nel porto italiano di Gioia Tauro prima di dirigersi verso l'Albania, ha dichiarato Ban.
Secondo i rapporti locali, la documentazione doganale indicava che i container contenevano ossido di ferro.
Ad agosto, l'opposizione albanese ha accusato il governo di partecipare al traffico illegale di materiale pericoloso. A settembre, il premier Edi Rama ha dichiarato in parlamento che i documenti della spedizione erano stati verificati e che l'ossido di ferro “non è considerato un rifiuto tossico nei cataloghi europei su cui si basa la procedura ambientale e doganale del nostro Paese”.
Jim Puckett, responsabile di Ban, si trovava a Durazzo al momento dell'arrivo della nave e ha chiesto alle autorità di aprire pubblicamente i container e di effettuare un campionamento per garantire la trasparenza. Il gruppo vuole anche analizzare i campioni in “diversi laboratori in parallelo”.