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La Spagna progetta l'apertura di un centro di accoglienza per migranti in un aeroporto in disuso

Il governo spagnolo intende aprire un controverso centro migranti vicino Madrid
Il governo spagnolo intende aprire un controverso centro migranti vicino Madrid Diritti d'autore  Emilio Morenatti/Copyright 2018 The AP. All rights reserved.
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L'aeroporto di Ciudad Real potrebbe diventare un centro per la gestione delle richieste di asilo e di accoglienza temporanea in arrivo in Spagna. Ma la proposta è criticata dalle autorità locali

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Il governo spagnolo sta progettando di creare un Centro di accoglienza di emergenza presso l'aeroporto di Ciudad Real per gestire le richieste di asilo delle persone che arrivano irregolarmente nel Paese.

Questo centro si occuperà principalmente degli immigrati che arrivano sulle coste spagnole di Alicante, Almería, Murcia e degli arcipelaghi delle Isole Baleari e Canarie.

L'aeroporto, ha detto la ministra dell'Inclusione, della Sicurezza sociale e della Migrazione, Pilar Alegria, sarebbe "un buon posto per il centro, dato che le sue strutture hanno un uso marginale". Al momento l'attuabilità del progetto è al vaglio degli esperti.

La Comunità autonoma di Castiglia-La Mancia, dove si trova l'aeroporto, ha definito l'idea "un'assurdità".

Il Dipartimento di assistenza sociale della regione sostiene che il progetto è già in fase avanzata. La Comunità avrebbe ricevuto la notizia attraverso le entità sociali che lavorano con gli immigrati nella regione e non direttamente dal governo.

Il presidente della Comunità, Emiliano García-Page, ha affermato che la zona non soddisfa le condizioni necessarie per assistere ai migranti in modo dignitoso e che la creazione di questo centro all'aeroporto lo trasformerebbe in un "ghetto sociale".

Anche il sindaco di Ciudad Real, Francisco Cañizares, ha criticato il piano, sostenendo che l'area assomiglierebbe a "un campo di concentramento", data la lontananza dell'aeroporto da qualsiasi altro servizio.

L'annuncio del governo spagnolo è arrivato in concomitanza con l'apertura del primo centro migranti in Albania.

I primi 16 migranti destinati ai due nuovi centri per i richiedenti asilo allestiti dall'Italia arriveranno nel Paese mercoledì.

Si tratta di cittadini egiziani e bengalesi, tutti maschi e non in situazione di vulnerabilità, che sono stati soccorsi in mare dalla nave Libra della Marina militare. I migranti erano tra i circa mille diretti o già sbarcati sull'isola siciliana di Lampedusa lunedì.

L'immigrazione al centro del dibattito in Spagna e in Europa

Nella seconda metà di settembre, più di 4mila persone hanno raggiunto le coste delle Isole Canarie in modo irregolare su piccole imbarcazioni, mentre a luglio e agosto sono stati battuti i record delle estati precedenti, con più di 6mila arrivi in due mesi.

Secondo i dati del governo, la rotta verso le Canarie è la più pericolosa. Nei primi sette mesi dell'anno, più di 700 persone sono scomparse nel tentativo di raggiungere la Spagna attraverso l'Atlantico.

Il sistema di accoglienza per gestire ed elaborare le domande di asilo di tutte queste persone è in sovraccarico. Questo mese, il presidente spagnolo Pedro Sánchez ha annunciato una riforma del regolamento sugli stranieri per accelerare questi processi, un aumento del numero di posti di accoglienza e un nuovo piano di migrazione per motivi di lavoro.

Inoltre, Sánchez ha chiesto all'Unione europea di accelerare l'entrata in vigore del Patto sulla migrazione e l'asilo approvato quest'anno in Parlamento, in modo che i nuovi strumenti di controllo delle frontiere e di distribuzione dei migranti possano essere applicati a partire dall'estate del 2025 e l'anno successivo, come attualmente stabilito dal Patto.

D'altra parte, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato che presenterà un programma di delocalizzazione delle procedure migratorie, cioè di trasferimento dei migranti con richiesta di asilo respinta in centri in Paesi al di fuori dell'Unione europea, in uno spostamento a destra che mira a compiacere diversi Paesi europei, dove il dibattito su come gestire la migrazione è diventato una questione centrale.

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