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Attacco al Congresso: Donald Trump accusato di atti criminali "privati"

L'ex presidente e attuale candidato repubblicano alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti Donald Trump
L'ex presidente e attuale candidato repubblicano alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti Donald Trump Diritti d'autore  Andy Manis/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Andy Manis/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Michela Morsa
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Con un lungo documento legale che offre prove e testimonianze inedite sul tentativo dell'ex presidente di rovesciare il risultato delle elezioni del 2020, il procuratore speciale Jack Smith sostiene che Trump non abbia diritto all'immunità presidenziale, in quanto ha agito in qualità di privato

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L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump non dovrebbe poter beneficiare dell'immunità presidenziale nel caso penale per il fallito tentativo di rovesciare i risultati delle elezioni del 2020, in quanto ha "fatto ricorso a crimini" in qualità di soggetto privato e non come presidente.

È questa la tesi presentata dal team del procuratore speciale Jack Smith in un documento legale reso pubblico mercoledì. Il dossier di 165 pagine va contro il parere della Corte Suprema, che con un'attesa sentenza a luglio ha conferito un'ampia immunità agli ex presidenti per gli atti ufficiali compiuti durante il loro mandato, restringendo l'ambito dell'azione penale che accusa Trump di cospirazione.

Il documento riesce a offrire prove e testimonianze inedite, offerte dai più stretti collaboratori di Trump, sugli sforzi dell'ex presidente per rimanere al potere, sebbene già una lunga indagine del Congresso e l'accusa stessa abbiano descritto quanto accaduto nei minimi dettagli.

Lo scopo ultimo di Smith è convincere il giudice distrettuale Tanya Chutkan che i reati imputati dall'accusa sono atti privati, piuttosto che ufficiali, e quindi Trump non dovrebbe avere accesso alla protezione dall'azione penale. Tra questi, gli sforzi per convincere l'ex vicepresidente Mike Pence a rifiutare di certificare il conteggio dei voti elettorali nel pomeriggio del 6 gennaio 2021.

“Sebbene l'imputato fosse il presidente in carica durante le cospirazioni accusate, il suo schema era fondamentalmente privato”, ha dichiarato il team di Smith. “Servendosi ampiamente di attori privati e dell'infrastruttura della sua campagna, l'imputato ha agito come un candidato alla carica quando ha perseguito molteplici mezzi criminali per interrompere, attraverso frodi e inganni, la funzione governativa con cui i voti vengono raccolti e contati,una funzione in cui l'imputato, come presidente, non aveva alcun ruolo ufficiale”.

La pubblicazione della mozione è solo l'ultimo importante sviluppo nel lungo sforzo di Smith di perseguire l'ex presidente per le azioni da lui intraprese per rovesciare le elezioni del 2020. Il caso è stato ripetutamente rinviato perché Trump ha cercato in tutti i modi di far slittare l'azione penale a dopo le elezioni del prossimo 5 novembre, nella speranza che possa vincere e far chiedere l'archiviazione da un nuovo procuratore generale.

Spetta ora a Chutkan decidere quali atti di Trump sono da considerare comportamenti ufficiali per i quali è immune da azioni penali e quali sono, nelle parole del team di Smith, “crimini privati” per i quali il caso può procedere.

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