L'impianto di raffreddamento consiste in quattro enormi condutture d'acqua, che portano alle pareti difensive di roccia e terra, precedentemente erette vicino al cratere Sundhnúkur
L'Islanda corre ai ripari in vista di una nuova eruzione vulcanica, che gli esperti prevedono entro le prossime due settimane. Nuovi impianti di raffreddamento della lava, destinati a proteggere la centrale elettrica di Svartsengi nel l'Islanda sud-occidentale, sono stati installati e collaudati. Dallo scorso novembre, la zona è stata colpita da eruzioni e terremoti.
Il sistema per raffreddare la lava
L'impianto di raffreddamento consiste in quattro enormi condutture d'acqua, che portano alle pareti difensive di roccia e terra, precedentemente erette vicino al cratere Sundhnúkur, da cui sono sgorgate le colate di lava precedenti. Un volume d'acqua, equivalente a quello di una grande piscina, sarà pompato sulla lava ogni ora, in caso di necessità.
"Le mura difensive sono la protezione primaria per Svartsengi e Grindavík. Il raffreddamento della lava entra in gioco pochi giorni dopo - spiega Haukur Grönli, project manager della Protezione civile dell'Islanda - Una volta che la lava è salita sopra le mura difensive, il sistema di raffreddamento si potenzia. Ma sono le pareti difensive e di guida la tutela principale."
Test positivi per l'impianto, ma ancora tante incognite
I test operati dagli ingegneri sono stati positivi: "È stata una sensazione meravigliosa vedere quanto lontano e con quanta pressione possiamo indirizzare l'acqua - dice Börkur Reykjalín Brynjarsson, ingegnere - E, in base a tutti i calcoli, il sistema sembra funzionare. Ma ci sono così tante incertezze. Nessuno, per esempio, può dirci dove la lava emergerà."