Per ora Israele ha deciso di non reagire immediatamente all'attacco di Teheran su pressione degli Stati Uniti, che però valuteranno insieme ai partner "nuove misure punitive nei confronti dell'Iran"
"L'attacco dell'Iran va condannato. È un atto di pericolosa escalation che potrebbe trascinare tutto il mondo in una guerra". È la richiesta che Gilad Erdan, rappresentante permanente di Israele alle Nazioni Unite, ha presentato nel corso della riunione al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Israele ha anche chiesto di "imporre tutte le sanzioni possibili all'Iran prima che sia troppo tardi".
Israele non risponderà immediatamente all'attacco dell'Iran
Cresce la tensione dopo l'attacco massiccio di Teheran e dei suoi alleati con droni e missili, intercettati per la quasi totalità da Israele. Per ora Israele ha deciso di non reagire immediatamente su pressione degli Stati Uniti, che però valuteranno insieme ai partner "nuove misure punitive nei confronti dell'Iran", ha detto l'ambasciatore statunitense all'Onu, Robert Wood.
L'ipotesi è quella di nuove sanzioni contro Teheran, che devono seguire la ferma condanna dell'attacco.
Anche l'ambasciatrice britannica alle Nazioni Unite, Barbara Woodward, ha avvertito che le azioni dell'Iran sono la scintilla per l'escalation nella regione, destabilizzata dall'operato di Teheran.
"Né la regione mediorientale né il mondo possono permettersi un'altra guerra - ha detto il Segretario generale delle Nazioni Unite durante la riunione del Consiglio di sicurezza - chiedo la massima moderazione. Il Medio Oriente è sull'orlo del precipizio. Questo è il momento di allentare la tensione" ha ribadito Guterres.
Iran: "L'attacco a Israele è stata autodifesa"
"L'attacco è stata una forma di autodifesa, come prevede anche l'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. È stata un'azione necessaria e proporzionata. E l'abbiamo diretta solo contro obiettivi militari". A dichiararlo è stato il rappresentante permanente dell'Iran alle Nazioni Unite, Amir-Saeid Iravani, nel corso della riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
"Non è stata rispettata l'inviolabilità delle sedi diplomatiche con l'attacco di Israele al nostro consolato in Siria - ha detto Amir-Saeid Iravani - Ci sono due pesi e due misure. Il Consiglio di Sicurezza non ha condannato l'attacco contro il nostro consolato in Siria. Le cause profonde di quello che sta accadendo sono evidenti. Israeleha causato più di 30mila morti a Gaza. Il regime ha provocato vittime anche tra gli operatori umanitari. Si tratta di un genocidio contro la popolazione palestinese. Si tratta di una serie di reati brutali contro le nostre persone, nostri funzionari, le nostre infrastrutture".
Per discutere su come disinnescare l'escalation, l'Alto rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri, Josep Borrell, ha convocato una riunione straordinaria dei ministri degli Affari Esteri dell'Unione europea: "Il nostro obiettivo - ha detto - è contribuire alla riduzione della tensione e alla sicurezza della regione".