La Bielorussia è chiamata alle urne per il rinnovo del Parlamento e delle assemblee locali, ma l'opposizione chiede di boicottare le elezioni. Lukashenko annuncia ancora una volta la sua candidatura alle presidenziali del 2025
La Bielorussia va alle urne per le legislative e il presidente Alexander Lukashenko annuncia la sua intenzione di candidarsi ancora una volta alle elezioni presidenziali del 2025. “Nessun presidente responsabile deve lasciare indietro il suo popolo che lo ha seguito in battaglia”, ha detto Lukashenko all’agenzia di stampa statale Belta.
Nel 2020, dopo il voto della precedenta tornata elettorale presidenziale, in Bielorussia scoppiarono proteste di massa contro i risultati per diversi mesi. L’opposizione ha denunciato brogli e un sistema di repressione che ha di fatto reso il voto una farsa. Lukashenko è al potere in Bielorussia dal 1994.
Bielorussia al voto ma non c'è opposizione
Nel frattempo, si sono aperti i seggi per il rinnovo del Parlamento e delle assemblee locali in Bielorussia: un voto che non preannuncia sorprese e che dovrebbe rafforzare la posizione del presidente bielorusso, l'alleato più fedele di Vladimir Putin.
La maggior parte dei candidati è nell'alveo del potere e appartiene a quattro forze politiche - Partito Comunista, Belaya Rus, Partito del Lavoro e della Giustizia e Partito Liberale Democratico - tutte gravitanti nell'orbita politica di Lukashenko. A oltre una decina di altri partiti è stata negata la possibilità di correre alle elezioni.
Tikhanovskaia: "Candidati solo fantocci"
L'opposizione chiede il boicottaggio, affermando che il voto è una "farsa senza senso". "Non ci sono persone in lizza che possano offrire cambiamenti reali, perché il regime ha permesso solo ai fantocci che gli fanno comodo di partecipare", ha dichiarato la leader dell'opposizione Svetlana Tikhanovskaia, in esilio in Lituania.
Quella di domenica è la prima elezione in Bielorussia dal controverso voto del 2020 che ha consegnato a Lukashenko il suo sesto mandato e ha scatenato un'ondata di manifestazioni di massa senza precedenti.