Gli abitanti dell'Ucraina orientale, a pochi chilometri dalla linea del fronte, sono sottoposti ad incessanti bombardamenti. E nessuno crede più alla pace
Dopo la conquista da parte dell'esercito russi della città orientale di Avdiivka, nella regione di Donetsk, a seguito della ritirata delle truppe ucraine, anche su altre città e villaggi della zona i bombardamenti dell'aviazione di Mosca si sono intensificati. Chi vive nella regione, si sente costantemente minacciato. La città di Selydove è stata duramente colpita negli ultimi giorni. Quattro missili hanno distrutto un ospedale e un'area residenziale, uccidendo almeno tre persone e ferendone non meno di dodici.
"Prima contavamo i bombardamenti, ora sono anche più di trenta a notte"
Gli abitanti, la mattina successiva, sono ancora sotto shock per le perdite subite, mentre fanno la file in un punto di distribuzione di aiuti umanitari nel quartiere che ha subito più danni. Scene diventate ormai quotidiane nell'Ucrainaorientale.
Mercoledì scorso, alcuni volontari sono arrivati per consegnare pannelli di legno, coperte e beni di prima necessità a Selydove, centro che sorge a circa 25 chilometri dalla linea del fronte. "Prima contavamo i bombardamenti - racconta una donna che risiede nella città -. Ma ora sono anche trenta a notte. Si tratta di qualcosa di insopportabile per chiunque".
Gli abitanti dell'Ucraina orientale hanno perso ormai le speranze di pace
Gli addetti ai soccorsi preferiscono non commentare direttamente ciò che vedono. Raccontano però che è la loro "normalità", e che quelli di Selydove non sono neppure i bombardamenti peggiori che hanno visto. E chi vive nell'Ucraina orientale ha ormai perso le speranze: non vedono all'orizzonte alcuna possibilità di risoluzione del conflitto.