Il Costa Rica sta affrontando un'emergenza senza precedenti. Non è mai circolata così tanta droga nelle strade e la violenza legata alle bande di narcotrafficanti è alle stelle, con un tasso di omicidi record. Il Paese ha chiesto aiuto all'Ue per migliorare le misure di sicurezza
Il traffico di droga è diventato un problema da affrontare urgentemente in Costa Rica. Il paradiso tropicale, meta di numerosi turisti, è sull'orlo del collasso a causa dell'escalation di violenza legata alle attività dei narcotrafficanti.
A San José il tasso di omicidi è cresciuto del 40 per cento
Il tasso di omicidi è cresciuto in pochi mesi del 40 per cento. La cocaina e il fentanyl hanno invaso le periferie della capitale, San José, dove si sospetta si stiano nascondendo i leader delle bande criminali.
Si tratta di un'emergenza tale che il governo ha chiesto aiuto all'Unione europea per combattere i narcos. Schierare il 10 per cento in più di agenti di polizia nelle strade non sembra essere una soluzione sufficiente a garantire la sicurezza degli abitanti, molti dei quali vedono la decisione come una risposta tardiva alla crisi e che non porterà a grandi risultati.
L'Unione europea può aiutare il Costa Rica nella lotta al narcotraffico
Il Paese non dispone di risorse sufficienti a combattere con efficacia la violenza delle bande, avendo eliminato l'esercito nel 1949 e dismesso l'arsenale, venduto per veicolare gli investimenti sullo sviluppo umano. È infatti tra i Paesi del Sud America più stabili, senza colpi di stato negli ultimi decenni, con un tasso di alfabetizzazione tra i più alti nella regione e un ottimo servizio sanitario pubblico.
L'Ue potrebbe ora aiutare il Costa Rica a implementare le misure di sicurezza e le autorità del Paese a vigilare sui porti, principale sede dello smercio di sostanze stupefacenti.
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