Gaza, Blinken ritenta la diplomazia su ostaggi e aiuti: in Israele anche ministro esteri francese

Il segretario di Stato Usa, Antony Bliken, al suo arrivo in Arabia Saudita (5 febbraio 2024)
Il segretario di Stato Usa, Antony Bliken, al suo arrivo in Arabia Saudita (5 febbraio 2024) Diritti d'autore Mark Schiefelbein/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
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Di Gabriele Barbati
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Il segretario di Stato Usa Blinken è in Arabia Saudita, prima tappa del quinto viaggio diplomatico in Medioriente. A Gaza il livello di distruzione è "sbalorditivo" denunciano le Nazioni Unite. Il ministro degli Esteri francese Sejourné a Gerusalemme: "No a trasferimento dei palestinesi da Gaza"

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I soccorritori stanno ancora cercando tra le macerie i sopravvissuti di un attacco aereo su tre edifici e una moschea che, domenica, ha ucciso almeno 37 persone a Deir al-Balah nel centro di Gaza, mentre salgono i timori che Israele si appresti all'avanzata finale su Rafah e sul sud della Striscia.

Sono circa 8mila i dispersi sotto le macerie dall'inizio della guerra, secondo le autorità locali, un numero potenziale di morti che rischia di aggravare il bilancio attuale di oltre 27mila vittime e circa 66mila feriti. 

Il livello di distruzione testimoniato in nuovi videodelle Nazioni Unite e della Mezzaluna Rossa palestinese viene definito "sbalorditivo".

Una soluzione perlomeno temporanea alle violenze è tra gli obiettivi del quinto viaggio nella regione di Antony Blinken

Il segretario di Stato statunitense, lunedì, ha incontrato il suo omologo e il principe ereditario Mohammed bin Salman in Arabia Saudita, la prima tappa del nuovo tour diplomatico.

Nuovo viaggio di Blinken tra Arabia Saudita, Egitto, Qatar e Israele

Gli Stati Uniti cercano un cessate il fuoco finalizzato al rilascio degli oltre 130 ostaggi ancora a Gaza e all'incremento sostanziale degli aiuti umanitari per quasi due milioni di sfollati, tenendo sullo sfondo l'assetto futuro della Striscia.

La Casa Bianca spinge sull'accordo mediato di recente con i Paesi arabi e sui cui Hamas e gli altri movimenti palestinesi hanno detto che si esprimeranno a breve. Hamas non rilascerà altri ostaggi però, finché Israele non porrà fine alla sua offensiva. 

Netanyahu ha più volte rifiutato questa condizione e l'idea di raggiungere un accordo a ogni costo. "Dobbiamo uccidere la leadership di Hamas e quindi dobbiamo continuare ad operare in tutte le aree della Striscia di Gaza" ha detto lunedì in una riunione del suo partito, il Likud.

"Yahya****Sinwar è in fuga, passa da un nascondiglio all'altro, sta solo sopravvivendo" ha comunicato invece il ministro della Difesa, Yoav Gallant, riferendosi al capo di Hamas a Gaza.

Il presidente Usa, Joe Biden, fa pressone da settimane su Israele per un ammorbidimento ed è passato ai fatti facendo sanzionare quattro coloni responsabili di violenze in Cisgiordania. Lunedì tre delle maggiori banche israeliane hanno applicato le sanzioni.

La Francia preme sul rispetto del diritto internazionale a Gaza

Missione simile a quella di Blinken per il ministro degli Esteri francese, Stephane Sejourné, già passato per Egitto e Giordania e in partenza per il Libano.

"La tragedia in corso a Gaza deve finire, chiediamo il rispetto da parte di tutti del diritto umanitario internazionale" ha detto Sejourné, respingendo anche l'idea di un esilio forzato dei palestinesi da Gaza, dopo avere incontrato Netanyahu a Gerusalemme.

Il premier israeliano ha ringraziato il ministro per il "sostegno della Francia sin dal primo giorno", menzionando anche una cooperazione sul Libano, l'altro fronte aperto con Hezbollah al confine nord di Israele.

Catherine Colonna, che ha preceduto Sejourné nella carica, è stata nominata dalle Nazioni unite a capo di una commissione indipendente che valuterà le accuse mosse all'Unrwa, l'agenzia per il soccorso dei palestinesi, dopo le prove della partecipazione di alcuni suoi dipendenti a Gaza agli attacchi del 7 ottobre contro Israele.

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