La famiglia del campione del mondo vittima della 'ndragheta in Calabria. Un capo clan locale avrebbe chiesto il pizzo ai Gattuso per l'apertura di un impianto fotovoltaico. Ringhio avrebbe inviato un collaboratore per pagare la somma richiesta
La famiglia di Rino Gattuso vittima di estorsione da parte della 'ndrangheta a Corigliano, in Calabria. Due uomini sono stati fermati perché accusati di aver estorto alla famiglia somme di denaro e incendiato due auto della sorella del campione del mondo Ida Elvira.
Pizzo richiesto ai Gattuso per la creazione di un impianto fotovoltaico
Le indagini della Dda di Catanzaro sono partite dopo che la donna ha denunciato ai carabinieri il secondo atto intimidatorio, avvenuto il 15 dicembre, il primo a ottobre, facendo il nome di Aldo Abbruzzese, capo clan nel territorio di Corigliano Rossano, Cosenza. L'uomo, arrestato insieme a Mustapha Hamil, avrebbe chiesto e ottenuto dalla famiglia Gattuso tremila euro. Un pizzo preteso perché il padre dell'attuale allenatore dell'Olympique Marsiglia Francesco e l'ex marito di Ida avrebbero chiesto un prestito da ottantamila euro per la costruzione di un impianto fotovoltaico nel territorio controllato da Abruzzese.
Rino Gattuso non risulta indagato
Secondo quanto risulta dalle indagini, Rino Gattuso avrebbe inviato in Calabria un suo storico collaboratore, Salvatore Pipieri, per pagare in due tranche i tremila euro pretesi da Abruzzese. Lo scorso 10 gennaio i carabinieri avevano fermato Abruzzese davanti a un bar di Schiavonea, dove aveva incontrato pochi minuti prima Pipieri e un suo conoscente, ed era stato trovato in possesso di 2.300 euro. Al momento Rino Gattuso e Pipieri non risultato indagati.