Germania, il Bundestag ricorda l'Olocausto con una testimone della Shoah

Eva Szepesi, sopravvissuta ad Auschwitz
Eva Szepesi, sopravvissuta ad Auschwitz Diritti d'autore Ebrahim Noroozi/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
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Di Gabriele Barbati
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Il parlamento tedesco ha commemorato la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz 79 anni fa. Come da tradizione, un sopravvissuto all'Olocausto ha parlato in aula

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Il Parlamento tedesco ha tenuto mercoledì la commemorazione annuale della liberazione di Auschwitz, il campo di sterminio nazista raggiunto dall'esercito sovietico il 27 gennaio del 1945.

"I tedeschi hanno assassinato sei milioni di ebrei. Per molto tempo abbiamo sperato che questa consapevolezza avrebbe reso le generazioni future immuni all'antisemitismo. Purtroppo, in questi giorni ci rendiamo chiaramente conto che questo non è vero" ha detto la presidente del Bundestag, Barbel Bas.

Da settimane la Germania vede proteste di piazza contro l'ascesa dell'estrema destra e per l'aumento dell'antisemitismo.

Il discorso al Bundestag di una testimone dell'Olocausto

Davanti  ai parlamentari tedeschi in seduta plenaria, al cancelliere Scholz e al presidente Frank-Walter Steinmeier ha parlato una sopravvissuta all'Olocausto, Eva Szepesi, di origine ungherese.

"La Shoah non è iniziata con Auschwitz. È iniziata con le parole, è iniziata con la società che taceva e guardava altrove". 

A 91 anni, Szepesi ha ricordato di quando era internata dodicenne con la madre, il padre e il fratello, morti nel campo di concentramento polacco.

"È diventata la mia missione di vita parlare per tutti coloro che non possono più parlare. Per questo sono rimasta qui per educare. Credetemi, non è facile per me" ha concluso la donna "ma se riuscirò a raggiungere anche solo poche persone con le mie parole, ne sarà valsa la pena".

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