Gravi i danni delle inondazioni che hanno colpito il Paese africano. Si temono oltre quattrocento morti. Le agenzie umanitarie lanciano l'allarme per il rischio malattie
Il fiume Congo ha rotto gli argini a Kishasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo, sommergendo la maggior parte della città. Un'ulteriore emergenza che si aggiunge alla scia di inondazioni mortali e massicce che, secondo quanto riferito dalle autorità locali, hanno causato circa quattrocento vittime in tutto il Paese.
Il livello del fiume Congo ha raggiunto i 6,2 metri, appena al di sotto del record stabilito nel 1991. Le autorità riferiscono di danni ingenti e centinaia se non migliaia di edifici allagati e distrutti, tra cui scuole, ospedali e chiese. Le agenzie umanitarie hanno lanciato l'allarme per il rischio di diffusione di malattie trasmesse dall’acqua. Il governo sta finalizzando un piano nazionale di risposta al disastro in coordinamento con le Nazioni Unite e i suoi partner umanitari.