Attentato a Parigi, l'aggressore era già stato condannato nel 2018 per terrorismo

Il luogo dell'attentato di sabato 2 dicembre 2023
Il luogo dell'attentato di sabato 2 dicembre 2023 Diritti d'autore DIMITAR DILKOFF/AFP or licensors
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Di Ilaria Cicinelli
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Un profilo psicologico fragile e instabile ma lucido. Questo è il quadro descritto dagli inquirenti già nel corso del suo primo periodo di detenzione, dopo la condanna a cinque anni per aver aderito allo Stato islamico. Avrebbe dovuto seguire una cura psichiatrica, interrotta nel 2022

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Attimi di terrore  a Parigi nella sera di sabato 2 dicembre, un turista è morto dopo essere stato colpito con un coltello e con un martello mentre passeggiava.La vittima, un ragazzo di 23 anni che aveva la doppia nazionalità tedesca e filippina, è morta non lontano dalla Torre Eiffel, dopo aver ricevuto senza successo le cure di primo soccorso.

La polizia ha arrestato Armand Rajabpour Myiandoab, un 26enne francese di origine iraniana, che avrebbe aggredito anche altre due persone a colpi di martello durante l'inseguimento. Un uomo di 66 anni proveniente dal Regno Unito è stato colpito con violenza alla testa riportando gravi danni all'occhio destro. Non sarebbe tuttavia in pericolo di vita. Anche un altro 60enneche camminava con moglie e figlio, di nazionalità francese, è stato colpito allo zigomo con il martello.

Il presunto aggressore aveva giurato fedeltà allo Stato islamico in un video online ed era già schedato dalle autorità "S", ad alto rischio di radicalizzazione. L'uomo avrebbe minacciato davanti agli agenti di far esplodere una cintura esplosiva gridando "Allah Akbar" prima di essere neutralizzato con un taser. MaRajabpour Myiandoab non indossava alcun esplosivo e gli inquirenti sospettano che cercasse di farsi uccidere dalla polizia. 

Il procuratore nazionale antiterrorismo Jean-Francois Ricard ha dichiarato che il sospettato era già stato condannato a cinque anni di reclusione per terrorismo, il 16 marzo 2018 nell'ambito di una precedente indagine giudiziaria che "ha dimostrato che non proveniva da una famiglia religiosa e che si è convertito all'Islam all'età di 18 anni nel 2015, aderendo rapidamente all'ideologia estremista islamica". Arrestato nel 2016 con l'accusa di aver pianificato un attacco nel quartiere La Défense, nell'ovest di Parigi, che non è riuscito a portare a termine, è stato poi condannato per aver aderito allo Stato islamico. È stato rilasciato nel 2020 dopo aver scontato quattro anni di carcere. 

La polizia sul luogo dell'attentato
La polizia sul luogo dell'attentatoDIMITAR DILKOFF/AFP or licensors

Aperta un'indagine per terrorismo

Nato il 21 marzo 1997 a Neuilly-sur-SeineRajabpour Myiandoabe****ra in contatto con diversi jihadisti. Tra questi, Larossi Abballa, che il 13 giugno 2016 ha ucciso una coppia di poliziotti a Magnanville, nell'Île-de-France. L'uomo aveva legami anche con Abdoullakh Anzorov, l'assassino di Samuel Paty, il professore ucciso il 16 ottobre 2020 vicino alla scuola dove insegnava, a Conflans-Sainte-Honorine.

Secondo le dichiarazioni di Ricard, le motivazioni ideologiche dell'aggressore appaiono chiare a sufficienza per giustificare l'apertura di un'indagine giudiziaria per "omicidio, tentato omicidio e associazione a delinquere in relazione a un'impresa terroristica".

Nelle ultime settimane Rajabpour Myiandoab aveva pubblicato sui social e riferito agli amici diversi commenti sulla situazione nella Striscia di Gaza e alla Palestina, dicendosi stanco di veder morire i musulmani.

il presidente francese Emmanuel Macron: Esprimo tutte le mie condoglianze alla famiglia e ai cari del cittadino tedesco morto questa sera durante l'attacco terroristico a Parigi e penso con commozione alle persone attualmente ferite e in cura

Un profilo psicologico già definito dagli esperti "instabile". Il quotidiano Le Monde riporta come l'attentatore fosse in cura con dei neurolettici durante il periodo della detenzione e dopo il suo rilascio, ma ha interrotto il trattamento nel marzo 2022. Durante il processo del 2018, la madre ha raccontato come il figlio, che ha descritto come timido e manipolabile, sia caduto nella rete dello Stato islamico. Gli inquirenti in passato hanno comunque ritenuto che il ragazzo fosse consapevole a sufficienza delle sue scelte, non individuando nel disturbo della personalità di cui soffriva una motivazione valida. 

Rajabpour Myiandoab aveva più volte affermato in passato, davanti agli inquirenti, di essersi "de radicalizzato". Nel marzo 2016 aveva dichiarato di non essere più musulmano. Durante la prima custodia della polizia aveva spiegato di aver impiegato "otto mesi a radicalizzarmi, forse non ne sono uscito, ho ancora dei postumi. Ho ancora pensieri oscuri, ammetto che l'attentato di Nizza non mi è dispiaciuto".

L'allerta per terrorismo in Francia resta alta. L'attacco è avvenuto dopo che a ottobre un sospetto terrorista di 20 anni è entrato nella sua vecchia scuola superiore, ad Arras, nel Nord della Francia, e ha pugnalato a morte un insegnante, ferendo altre tre persone.

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