"Israele controlla il nord di Gaza": continuano i bombardamenti nella Striscia

Israele afferma di aver preso il controllo del nord della Striscia
Israele afferma di aver preso il controllo del nord della Striscia Diritti d'autore Ohad Zwigenberg/Copyright 2023 The AP All rights reserved
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Israele ha affermato di aver "preso il controllo del nord di Gaza", mentre i bombardamenti continuano nella regione. Si discute di una pausa umanitaria, ma Netanyahu ha ribadito che "non ci sarà un cessate il fuoco senza il rilascio degli ostaggi"

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"Israele ha preso il controllo del nord della Striscia di Gaza". È quanto afferma Daniel Hagari, il portavoce dell'esercito israliano, mentre i bombardamenti sulla regione continuano. Il centro di Beit Lahiya è stato colpito da un attacco diretto. 

“I palestinesi stanno andando via dal nord della Striscia di Gaza perché hanno capito che Hamas lì ha perso il controllo e che il sud è più sicuro”, ha affermato il portavoce dell'Idf.

Il conflitto ha causato la fuga di oltre 50 mila palestinesi verso sud.

Sono in corso dei negoziati tra Stati Uniti, Israele, Qatar e Hamas per il rilascio di 12 ostaggi in cambio di una pausa umanitaria di 3 giorni

Soldati israeliani durante un'operazione di terra nella Striscia di Gaza, 8 novembre 2023
Soldati israeliani durante un'operazione di terra nella Striscia di Gaza, 8 novembre 2023Ohad Zwigenberg/Copyright 2023 The AP All rights reserved
Truppe dell'esercito israeliano al confine tra Israele e Gaza durante un'operazione di terra nella Striscia di Gaza, 8 novembre 2023
Truppe dell'esercito israeliano al confine tra Israele e Gaza durante un'operazione di terra nella Striscia di Gaza, 8 novembre 2023Ohad Zwigenberg/Copyright 2023 The AP All rights reserved

L'accordo, inoltre, consentirebbe l'ingresso nel territorio assediato di maggiori aiuti, tra cui quantità limitate di carburante, per alleviare il peggioramento delle condizioni dei 2,3 milioni di palestinesi intrappolati. 

Al momento, però, non pare esserci alcuna conferma. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu ha ribadito che non è disposto a "nessun cessate il fuoco" senza il rilascio di tutti gli ostaggi.

"Vorrei mettere a tacere tutte le false voci e ribadire una cosa chiara: non ci sarà alcun cessate il fuoco senza il rilascio dei nostri ostaggi. Tutto il resto è falso".

Le forze israeliane dicono di aver intensificato l'attacco a Gaza City e di aver causato danni significativi alle forze aeree e navali di Hamas e annunciano di aver conquistato una roccaforte di Hamas a Jabalya.

Il valico di Rafah al confine con l'Egitto è stato descritto da Volker Türk, alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, come "le porte di un incubo vivente". Il passaggio è vitale sia per le persone che cercano di lasciare Gaza che per i convogli che introducono nella striscia aiuti umanitari. Ma, al momento, è stato di nuovo chiuso.

Palestinesi in attesa della distribuzione di cibo a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, 8 novembre 2023
Palestinesi in attesa della distribuzione di cibo a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, 8 novembre 2023Hatem Ali/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.

Il funzionario dell'Onu ha condannato entrambe le parti di "crimini di guerra". Ha accusato Hamas di brutali atrocità e Israele di applicare una punizione collettiva a tutti i palestinesi.

 "Le atrocità perpetrate dai gruppi armati palestinesi il 7 ottobre sono state terribili, brutali e scioccanti: sono stati crimini di guerra, così come lo è la continua detenzione di ostaggi” ha dichiarato il Türk. 

"Anche la punizione collettiva da parte di Israele dei civili palestinesi costituisce un crimine di guerra, così come l'evacuazione forzata illegale dei civili”, ha continuato esortando le parti ad attuare un cessate il fuoco.

“Serve una fine duratura dell'occupazione basata sui diritti dei palestinesi e degli israeliani all'autodeterminazione e ai loro legittimi interessi di sicurezza”.

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