Da Malta "Dichiarazione unificante", il vertice per discutere la Formula di Pace di Zelensky

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Di Greta Ruffino
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Al termine del vertice che ha coinvolto decine di Paesi sarebbe stato raggiunto un accordo sui piani di lavoro, che riguardano cinque dei dieci punti della Formula di Pace, proposta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky

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"I prossimi due mesi saranno importanti per l'Ucraina" ha scritto il presidente Volodymyr Zelensky al termine del vertice di Malta, dove i rappresentanti di decine di Paesi hanno discusso la "Formula di Pace" da lui proposta. La Cina ha rifiutato l'invito. 

Secondo il presidente ucraino sarebbe stata raggiunta una dichiarazione unificante dopo il forum di due giorni. I partecipanti avrebbero sviluppato dei progetti per lavorare a ognuno dei cinque punti - su un totale di dieci - discussi durante il vertice. 

I temi discussi dalle delegazioni riguardavano la sicurezza nucleare, la sicurezza alimentare, la sicurezza energetica, il rilascio di tutti i prigionieri e il ripristino dell'integrità territoriale dell'Ucraina. 

Il capo della delegazione ucraina, Andrij Jermak, ha affermato che il quadro e il concetto in fase di sviluppo "possono essere una soluzione non solo per l'Ucraina ma anche una struttura universale che potrà e dovrà essere applicata ovunque ci sia bisogno di proteggere la pace e la giustizia". 

I punti discussi e le proposte

Per quanto riguarda la sicurezza nucleare si è discusso del ritiro delle truppe russe dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia e delle condizioni tecniche per il ritorno della centrale sotto il controllo ucraino. Il rafforzamento del ruolo dell' Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), quale organismo di controllo per le responsabilità in caso di mancato rispetto dei principi internazionali sulla sicurezza nucleare, è stato oggetto di dibattito. 

Sulla sicurezza alimentare il piano proposto prevederebbe la creazione di garanzie internazionali per l'approvvigionamento alimentare ininterrotto. Sarebbe necessario rafforzare la protezione delle infrastrutture portuali e logistiche in Ucraina per raggiungere l'obiettivo.

È stato presentato anche un piano per il ritorno di tutti i prigionieri ucraini deportati e degli ostaggi civili. L'intenzione sarebbe quella di istituire un gruppo internazionale per monitorare la situazione e raccogliere informazioni sulle persone detenute da Mosca e sui bambini rapiti per ottenere l'accesso ai luoghi dove sono reclusi. Si è discusso anche dell'inasprimento delle sanzioni alla Russia per aver violato il diritto umanitario internazionale. Sarebbe necessario anche garantire il contatto della Croce Rossa e delle Nazioni Unite con i prigionieri.

Infine, rispetto al ripristino dell'integrità territoriale dell'Ucraina si è deciso di provare a migliorare i meccanismi per far rispettare il principio del rispetto dell'integrità territoriale stabilito dalla Carta delle Nazioni Unite. Per farlo, si è proposto, tra le altre cose, di limitare il potere di veto e di riformare il Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Anche il ruolo della Corte penale internazionale andrebbe rafforzato. 

Intanto sul fronte si continua a combattere con i russi che hanno intensificato gli attacchi ad Avdiivka, nella regione di Donetsk, località strategica per la comunicazione e l'accesso alle regioni controllate da Mosca.

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