Il dramma vissuto dalla popolazione palestinese assume proporzioni mai viste prima. Il 60% dei morti e dei feriti sono donne e bambini. Non c'è più posto per i cadaveri in obitorio. Quattro gli operatori della Mezzaluna rossa uccisi. Impossibile evacuare i pazienti. "Questo è un crimine di guerra"
L'ospedale Al-Shifa è prossimo al collasso. Non c'è più posto per i cadaveri nell'obitorio della principale struttura medica di Gaza. I sacchi con i corpi sono ora conservati all'aperto.
Per i feriti la situazione è disastrosa: le ambulanze non riescono a raggiungerli e a portarli in terapia intensiva, e non ci sono più letti per ospitare i pazienti in condizioni critiche. Anche il materiale medico viene in parte distrutto mentre il personale tenta disperatamente di salvare vite umane.
"Come equipaggi delle ambulanze dobbiamo affrontare grandi sfide, come la nostra incapacità di evacuare i pazienti a causa dei continui bombardamenti", racconta il dottor Bashar Murad, direttore della Mezzaluna Rossa."Finora sono morti quattro operatori di ambulanza. Il primo attacco è stato nel nord di Gaza, con un missile guidato. Tre membri del nostro staff sono stati uccisi. Il secondo attacco di oggi è avvenuto nella parte orientale della città di Gaza, nonostante avessimo ottenuto il coordinamento della Croce Rossa per evacuare le persone, siamo stati sorpresi dal fuoco di un cecchino israeliano".
La maggior parte delle vittime sono donne e bambini
Il ministero della Sanità di Gaza afferma che il 60% dei morti e dei feriti sono donne e bambini. Israele ha interrotto l'elettricità e l'acqua e ora l'ospedale va avanti solo grazie ai generatori.
Muhammad Al-Louh è un ufficiale di ambulanza. Un suo collega è stato bersagliato dai proiettili di un cecchino. "Cosa hanno fatto questi bambini che dormivano nelle loro case? Tutto il mondo deve sapere che noi restiamo in questa terra. Questa è la terra dei nostri figli. Che questo crimine si fermi!", grida disperato.
Sono stati lanciati numerosi appelli per la creazione di corridoi umanitari, per garantire ai civili vie di fuga sicure, mentre Israele ha ordinato l'evacuazione immediata in vista dell'invasione di terra a Gaza.
"Quello che viene commesso a Gaza è un vero e proprio crimine di guerra. Stanno deliberatamente prendendo di mira i civili nelle loro case", afferma Murad, che racconta "Come soccorritori, stiamo affrontando sfide enormi, poiché non siamo in grado di evacuare i malati a causa degli attacchi aerei israeliani e della completa interruzione degli sforzi di coordinamento".