Joe Biden sotto inchiesta per suo figlio Hunter: quali prove hanno davvero i repubblicani?

Il presidente statunitense Joe Biden con il suo secondogenito Hunter
Il presidente statunitense Joe Biden con il suo secondogenito Hunter Diritti d'autore BRENDAN SMIALOWSKI/AFP or licensors
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Di Ilaria CicinelliAfp Agenzie:  Ap
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I repubblicani hanno annunciato che il presidente statunitense Joe Biden è ufficialmente sotto inchiesta e rischia l'impeachment. Da chiarire il coinvolgimento del presidente Usa nei rapporti commerciali di suo figlio Hunter. Rischia davvero l'impeachment?

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Il presidente statunitense, Joe Biden, viene messo al muro dai repubblicani.
Il presidente della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy ha avviato un'inchiesta formale per l'impeachment contro Biden, cedendo alle crescenti pressioni dell'ex presidente Donald Trump e dei suoi alleati, in quello che si profila come uno scontro elettorale tra il Congresso e la Casa Bianca. Per il presidente della Camera "queste sono accuse di abuso di potere, ostruzione e corruzione e meritano ulteriori indagini da parte della Camera dei Rappresentanti".

In una conferenza stampa il 12 settembre scorso, McCarthy ha affermato che, secondo le indagini dei repubblicani, il presidente avrebbe mentito sul suo ruolo nei rapporti commerciali dei membri della sua famiglia

Al centro delle accuse ci sono i presunti illeciti commessi da Joe Biden a favore del figlio Hunter. La decisione accontenta l’ala più estrema dei conservatori, ma ha sollevato diverse critiche, soprattutto per il fatto che una questione di così alto profilo non passi attraverso il voto della Camera.

McCarthy nel tweet: Sto dirigendo le nostre commissioni parlamentari nell'aprire un'indagine formale di impeachment sul Presidente Joe Biden. Negli ultimi mesi, i repubblicani della Camera hanno scoperto gravi illeciti del presidente Biden, una cultura della corruzione.

Gli inquirenti dovranno anche verificare che il titolare della Casa Bianca non abbia beneficiato personalmente degli affari condotti dal suo secondogenito. Ma la frangia più moderata dei repubblicani ritiene che aprire un'indagine nei confronti del presidente Usa possa essere una mossa rischiosa. Per questo motivo McCarthy sta avviando l'inchiesta in autonomia, senza passare per il voto dell'Assemblea, dove potrebbe non godere del sostegno della debole maggioranza repubblicana - di soli quattro seggi. Alcuni conservatori, infatti, ritengono che non ci siano abbastanza prove.

McCarthy ha detto che l'indagine della Commissione di Supervisione della Camera finora ha riscontrato "una cultura della corruzione" intorno alla famiglia di Biden mentre i repubblicani sondano i rapporti d'affari del figlio del presidente da prima che il Joe Biden fosse eletto presidente degli Usa.
L'annuncio arriva nel momento in cui McCarthy sta tentando di consolidare il suo ruolo di leader alla camera bassa del Congresso

Hunter Biden al centro delle accuse

Da quando hanno ottenuto la maggioranza alla Camera a gennaio, i Repubblicani hanno indagato senza sosta su Biden e suo figlio Hunter. Quest' ultimo è sotto indagine federale dal 2018. 
Le accuse fanno eco a quelle che l'ex presidente Donald Trump ha mosso per anni contro il presidente democratico e la sua famiglia.

I Repubblicani hanno focalizzato molta attenzione su una soffiata, non verificata, giunta all'Fbi, secondo cui il presidente Biden sarebbe stato implicato in alcune operazioni di corruzione quando era vicepresidente. Secondo le accuse Biden avrebbe, all'epoca, fatto pressione sull'Ucraina affinché venisse licenziato un procuratore di spicco, per fermare un'indagine su Burisma Holdings, la compagnia petrolifera dove Hunter Biden sedeva nel consiglio di amministrazione.

Secondo quanto riporta la Bbc, un documento dell'Fbi che dettagliava la denuncia è stato ottenuto e rilasciato dal senatore repubblicano Chuck Grassley nel luglio scorso. Secondo il documento, l’ex amministratore delegato di Burisma, Mykola Zlochevsky, avrebbe affermato di aver pagato 5 milioni di dollari sia a Joe che a Hunter Biden. Zlochevsky ha successivamente confutato l'affermazione dichiarando di non aver mai avuto contatti con Joe Biden e che la famiglia di questi non avrebbe mai aiutato l'azienda economicamente.

I democratici hanno ribadito che il dipartimento di Giustizia ha indagato sulle dichiarazioni di Burisma quando Trump era presidente e ha chiuso la questione dopo otto mesi, con "prove insufficienti" per proseguire le indagini. Anche altri paesi stavano spingendo per il licenziamento del funzionario ucraino, considerandolo corrotto.

ANDREW CABALLERO-REYNOLDS/AFP or licensors
Il portavoce della Camera, il repubblicano Kevin McCarthyANDREW CABALLERO-REYNOLDS/AFP or licensors

Tuttavia, tre commissioni della Camera hanno perseguito diverse linee di indagine relative al presidente e suo figlio, compresi i modi in cui Hunter ha utilizzato il "marchio Biden" per far avanzare la sua attività con il cliente straniero. Hanno anche approfondito la precedente indagine del dipartimento di Giustizia sul giovane Biden, citando la testimonianza di un informatore, per suggerire che Hunter avesse ricevuto un trattamento speciale, nell'ambito delle indagini che lo vedono imputato per evasione fiscale.

E mentre i repubblicani hanno cercato di collegare direttamente gli affari finanziari di Hunter Biden a suo padre, non sono riusciti a produrre prove che il presidente abbia partecipato direttamente al lavoro di suo figlio, anche se a volte cenava con i clienti di Hunter Biden o li salutava durante le chiamate.

Che prove hanno in mano?

Secondo James Comer, il presidente del Comitato di Supervisione della Camera, i repubblicani hanno ottenuto migliaia di pagine di documenti finanziari, da vari membri della famiglia Biden e dai loro associati attraverso mandati di comparizione al dipartimento del Tesoro.

Comer ha ripetutamente affermato - senza fornire prove sostanziali - che in quei documenti c'è abbastanza materiale per tracciare una chiara linea tra Hunter Biden, che avrebbe sfruttato il nome di suo padre, e le decisioni politiche prese da Biden senior mentre era vicepresidente sotto l'amministrazione Obama.
Tale connessione non è stata, però, dimostrata.

Solo altri tre presidenti sono stati incriminati, senza, però, essere rimossi dall'incarico: Andrew Johnson, Bill Clinton e Trump, che è stato incriminato due volte.
Se fosse stato condannato dal Senato, Biden sarebbe stato il primo presidente a essere rimosso dall'incarico. 
Per incriminare Biden, l'Assemblea dovrebbe approvare almeno un'accusa di impeachment contro di lui. Ma un tale risultato sembra inverosimile, dato che al Senato i democratici mantengono la maggioranza dei seggi.

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