'Cinghiali padroni terre', agricoltori in strada con trattori

Protesta contro indennizzi Regione Calabria, 'sono contentino''
Protesta contro indennizzi Regione Calabria, 'sono contentino''
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) – CROTONE, 28 AGO – Trattori e mezzi pesanti in fila
indiana ed a velocità ridotta lungo la statale 106 Ionica per
protestare contro il proliferare e l’invasione di cinghiali e
contro gli indennizzi disposti dalla Regione Calabria,
considerati “un contentino”. È l’iniziativa di protesta promossa
da un gruppo di agricoltori della zona del Cirotano. “Non siamo più padroni delle nostre terre”, dice Donato
Greco, portavoce del comitato ‘Stop Cinghiali’. “I cinghiali – aggiunge – le hanno devastate e ormai ci hanno preso tutto. Dopo
i danni ai seminativi ora ci saranno aziende che non potranno
neppure vendemmiare. E la Regione Calabria ci propone
risarcimenti assolutamente insufficienti”. La protesta é stata messa in atto dopo una serie di incontri
che gli operatori agricoli hanno avuto con l’assessore regionale
all’Agricoltura, Gianluca Gallo, al quale sono state esposte le
problematiche sul tappeto ma le cui risposte non sono state
ritenute adeguate alla gravità della situazione. “Gli interventi
che ci sono stati prospettati – dice ancora Greco – non ci
soddisfano né dal punto di vista economico, perché i 25 mila
euro stabiliti come indennizzo per gli ultimi tre anni non
bastano, né sotto l’aspetto della lotta da mettere in atto
contro la proliferazione sempre più massiccia dei cinghiali.
Peraltro i 25 mila euro stabiliti come indennizzo possono essere
liquidati soltanto se l’azienda non ha avuto altre agevolazioni
come sgravi sul gasolio, credito d’imposta ed aiuti covid.
Questi soldi non sono assolutamente sufficienti e non siamo
neppure sicuri di riceverli. Basti pensare che ci sono aziende
che a causa dell’invasione dei cinghiali non faranno neppure la
vendemmia perché gli ungulati hanno distrutto tutto”. “A questo punto – afferma ancora Donato Greco – non ci resta
che innalzare il livello della nostra protesta. Quanto prima
porteremo i nostri trattori in forze davanti al palazzo della
Regione Calabria”. (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Vaticano, in marcia per chiedere tolleranza zero contro i preti pedofili

Molestie scolastiche e bullismo, la Francia corre ai ripari. La premier presenta il piano

Pozzallo, operativa la prima struttura per richiedenti asilo