Nella giornata di lunedì sono proseguite le ricerche di eventuali dispersi, ma si teme che possano riaffiorare solo altri cadaveri. Una squadra di sommozzatori è ancora al lavoro con l'aiuto dei pescatori locali, che spesso sono testimoni di numerose partenze per la rotta Atlantica
17 corpi sono stati ritrovati nella giornata di lunedì 24 luglio al largo della costa di Dakar, la capitale del Senegal. Il presidente del Paese, Macky Sall, si è espresso in merito su Twitter: “Esprimo il mio profondo dolore per la morte di una quindicina di senegalesi in seguito dell'affondamento di una piroga al largo di Dakar. Le mie più sentite condoglianze alle famiglie e ai cari delle vittime".
Nel pomeriggio di lunedì un contingente di vigili del fuoco e di sommozzatori era ancora intento a perlustrare l'area alla ricerca di altri corpi insieme a pescatori locali e volontari.
Le autorità della Marina sostengono che a giudicare dalla tipologia di imbarcazione, una piroga in legno, le vittime potrebbero essere migranti o profughi.
La rotta più pericolosa
Negli ultimi anni il Senegal ha visto crescere notevolmente il numero di persone che si imbarcano per l'Europa prendendo la rotta atlantica, per arrivare verso le Isole Canarie, in Spagna.
Questa è una delle rotte migratorie più micidiali al mondo, dove migliaia di persone ogni anno perdono la vita durante la traversata che avviene il più delle volte su gommoni o imbarcazioni instabili e precarie. Solo dall'inizio del 2023 a luglio sono 800 le persone morte o disperse in mare di cui si ha notizia, mentre l'anno scorso, secondo quanto riporta l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, sarebbero stati quasi 3800 i morti in totale nel tentativo di attraversare l'Atlantico.
Per rendere l'idea di quanto insidiosa sia questa tratta dal 2014 le Nazioni Unite hanno registrato in totale oltre 20mila mortinel Mediterraneo centrale a causa dell'insicurezza delle rotte migratorie e delle condizioni di viaggio precarie.
Il pericolo non impedisce però alle persone che per lo più provengono dal nord Africa o dal Medio oriente, di intraprendere il rischioso viaggio il 13 luglio scorso la marina senegalese ha intercettato una barca con a bordo almeno 70 persone, la terza dall'inizio del mese.