Servizi segreti britannici: "L'Ucraina avanza ma con perdite ingenti"

La controffensiva ucraina produce "successi limitati" e "perdite pesanti"
La controffensiva ucraina produce "successi limitati" e "perdite pesanti" Diritti d'autore Dmitri Lovetsky/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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Di Gianluca Martucci
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La controffensiva prosegue nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia. Tra i russi picco di perdite umane dalle fasi più violente della battaglia di Bakhmut, ancora viva nella periferia

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La controffensiva ucraina avanza "a piccoli passi", ma con perdite pesanti per entrambe le parti in guerra. Ad affermarlo l'ultima valutazione dell'intelligence britannica sul conflitto in Ucraina secondo cui i combattimenti più intensi si stanno svolgendo negli Oblast di Zaporizhzhia, Donetsk e nei pressi di Bakhmut, la città dove si è svolta la battaglia più sanguinosa dall'inizio della guerra e che è stata dichiarata dal Cremlino sotto il pieno controllo dei soldati russi.

A Sud, le forze russe "conducono spesso operazioni difensive relativamente efficaci", afferma il rapporto, sottolineando che sebbene le perdite umane siano ingenti in entrambi gli eserciti, quello russo "sta registrando un nuovo picco dai mesi più difficili della contesa di Bakhmut".

Il portavoce dell'amministrazione militare di Odessa, Serhiy Bratchuk, ha dichiarato che le forze ucraine hanno distrutto un grande deposito di munizioni controllato dall'esercito russo a Rykove, un piccolo centro nei pressi della città portuale di Henichesk, nella regione di Kherson, nel Sud del Paese. 

La Russia non ha rilasciato alcun commento immediato sul presunto attacco, ma i media ucraini hanno pubblicato alcuni video che mostrano una grande colonna di fumo accompagnata da esplosioni e proiettili in fiamme che volano verso il cielo.

Rykove si trova su una linea ferroviaria a circa 20 km da Henichesk, una città portuale lungo il Mare d'Azov, nell'Ucraina meridionale. La località è occupata dalle forze del Cremlino fin dai primi giorni dell'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022.

In un'intervista a Russia Today Arabic il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che "la smilitarizzazione dell'Ucraina è stata in larga parte completata", perché "Kiev sta utilizzando molto meno le proprie armi e dispiegando più armi fornite dall'Occidente". 

"Uno dei compiti dell'operazione speciale in Ucraina era la smilitarizzazione del Paese", ha detto Peskov, ricordando come un'altra priorità sia anche la denazificazione

Secondo l'agenzia stampa di stato russa Tass le forze armate russe hanno sventato due tentativi offensivi ucraini vicino a Levadne, nell'Oblast di Zaporizhzhia, e a Pyatikhatki, nell'Oblast di Dnipropetrovsk. A dichiararlo il il portavoce del gruppo di battaglia orientale Oleg Chekhov. Il 70% delle truppe di fanteria in attacco a Levadne sarebbe stato neutralizzato. "Eliminati oltre 10 carri armati, oltre a veicoli blindati e personale" a Pyatikhatki.

Sulla situazione nella piccola cittadina arrivano notizie contrastanti. Secondo l'agenzia di stampa Reuters un funzionario russo ha ammesso che le truppe russe hanno riconquistato Pyatikhatki. Kiev non ha confermato, ma se la dichiarazione rilasciata da parte russa si rivelasse vera sarebbe il primo centro urbano riconquistato dall'inizio della controffensiva. 

Il disastro della diga di Kakhovka

Con diversi insediamenti ancora sott'acqua, si definisce il bilancio delle vittime delle inondazioni provocate dall'attacco alla diga di Kakhovka. I morti sono 16 nei territori controllati dall'Ucraina (dove sono ancora 31 i dispersi) e 29 nei territori occupati dalla Russia.

La squadra internazionale di esperti che sta indagando sulle cause del disastro ritiene molto probabile che la Russia sia l'autore dell'attacco. Le autorità di Mosca sono in possesso di ogni pagina dei disegni tecnici e hanno una conoscenza di tutti i dettagli tecnici della costruzione dell'infrastruttura avvenuta in epoca sovietica. 

La diga, hanno spiegato gli esperti al New York Times, "è stata costruita con un enorme blocco di cemento alla base" ed è attraversata da "un piccolo passaggio, raggiungibile dalla sala macchine": proprio qui "suggeriscono le prove", "è esplosa la carica che ha provocato la distruzione della diga". 

A Odessa, nell'Ucraina sud-occidentale, è stato disposto il divieto di balneazione a causa dell'arrivo dei detriti e dalla sporcizia trasportati verso la spiaggia dopo il disastro.

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