Il film della regista francese Justine Triet, recitato in inglese, tedesco e francese, non era tra i favoriti alla Croisette, ma ha conquistato la giuria del Festival di Cannes grazie alla storia di un coppia in crisi e all'impegno sociale della pellicola
Due anni dopo Julia Ducournau per "Titane", è ancora una cineasta francese a vincere la Palma d'Oro al Festival di Cannes 2023.
"Anatomia di una caduta" (titolo originale: "Anatomie d'une chute") esplora in tre lingue gli angoli più oscuri di una coppia, in cui la moglie, interpretata dall'attrice tedesca Sandra Hüller, è accusata di omicidio.
"Fin dall'inizio del progetto, la lingua è stata una cosa molto importante, veramente al centro del progetto. Ed è vero: è stato molto bello fare tutto insieme", spiega la regista Justine Triet.
Continua l'attrice Sandra Hüller:
"È sempre meglio lavorare insieme, piuttosto che con una persona che prende decisioni e dice agli altri cosa fare. Non è quello che fa Justine: discute con tutti cercando di trovare la cosa giusta da fare insieme. E questo rende il lavoro piacevole e appagante".
"Anatomia di una caduta" analizza, come suggerisce il titolo, la fatale caduta di un uomo, per scoprire se sia stata accidentale o meno.
Il processo svelerà che la verità è spesso lontana dalle apparenze...
L'inviato di Euronews a Cannes, Frédéric Ponsard:
"Anche se il film era tra i favoriti, la giuria ha assegnato premi un po' fuori dagli schemi, premiando una giovane regista francese, per un film profondamente europeo. Con un discorso politico molto impegnato, Justine Triet difende anche l'idea di un certo cinema, quello degli autori e delle differenze".