In Ungheria, la democrazia è in regressione sotto la guida di Viktor Orbán

Hungarian Prime Minister Viktor Orban gives a press conference in the Karmelita monastery housing the prime minister's office in Budapest on April 6, 2022.
Hungarian Prime Minister Viktor Orban gives a press conference in the Karmelita monastery housing the prime minister's office in Budapest on April 6, 2022. Diritti d'autore ATTILA KISBENEDEK/AFP or licensors
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Di Euronews Agenzie:  AFP
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L'Ungheria è stata sottoposta ad un maggiore controllo per le sue crescenti politiche antidemocratiche, messe in atto dall'attuale guida governativa

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In Ungheria, la democrazia sotto il primo ministro Viktor Orbán è ulteriormente regredita lo scorso anno, secondo un rapporto statunitense sullo stato della democrazia nell'Europa orientale, recentemente pubblicato.

Il rapporto dell'organizzazione di ricerca Freedom House, finanziata dal governo degli Stati Uniti ma gestita in modo indipendente, ha sottolineato che il punteggio dell'Ungheria è peggiorato più di qualsiasi altro Paese della zona, ad eccezione della Russia.

L'Ungheria è "democratica" al 43% rispetto al 45% dell'anno precedente, osserva il rapporto.

Quest'ultimo denuncia, in particolare, lo svolgimento delle ultime elezioni parlamentari, segnate da "irregolarità, abuso di risorse amministrative e distorsioni mediatiche", nonché dalla "crescente intolleranza del regime di Orbán per le voci dissidenti".

Dal suo ritorno al potere nel 2010, il leader nazionalista ungherese ha gradualmente ridotto gli equilibri sia nei media che nella magistratura, ricevendo regolari critiche dall'Unione europea.

L'Ungheria ha recentemente ospitato la versione europea del più importante evento politico di Destra negli Stati Uniti, noto come Conservative political action conference, consolidando il suo ruolo di leader nell'estrema Destra globale.

Nella circostanza, Orbán ha ribadito ancora una volta il suo pensiero in materia di diritti Lgbtq +, migrazione e contenuti dell'istruzione per i bambini.

Il primo ministro ungherese ha anche posto il veto ad una legge anti-Lgbtq+, all'inizio di quest'anno.

Il rapporto paragona in parte il crollo dell'Ungheria a quello della Polonia, sottolineando il "disprezzo per la democrazia liberale" del partito al governo.

Un rapporto pubblicato dall'Istituto internazionale per la democrazia e l'assistenza elettorale, lo scorso novembre, ha evidenziato la "democrazia vacillante" della Polonia, a causa della ridotta indipendenza dei media e del sistema giudiziario sotto l'influenza del governo al potere.

Tuttavia, il recente rapporto di Freedom House ha elogiato la massiccia accoglienza degli ucraini fuggiti dalla guerra da parte della Polonia, mantenendo stabile il rating del Paese al 59%.

La Russia di Vladimir Putin è scesa dal 5% di democrazia al 2%, complice il crescente autoritarismo e l'invasione dell'Ucraina.

L'Estonia ha il più alto indice di democrazia con l'83%, seguita da vicino da Lettonia, Slovenia, Lituania e Repubblica Ceca.

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