Ciclone Mocha, migliaia le persone sfollate. Un milione le persone in fuga

La devastazione del ciclone
La devastazione del ciclone Diritti d'autore Al-emrun Garjon/AP
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Di Euronews
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In Bangladesh dopo la furia del ciclone Mocha la gente sta tornando nelle proprie abitazioni anche se molti edifici sono stati distrutti

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In Bangladesh dopo la furia del ciclone Mocha la gente sta tornando nelle proprie abitazioni anche se molti edifici sono stati distrutti. I danni lungo la costa sono ingenti. Centinaia di migliaia di persone erano state fatte evacuare dalle autorità quando è arrivata la tempesta che ha fatto diversi morti e oltre 700  feriti.

Mocha con le sue raffiche di vento fino a 210 km/h ha colpito soprattutto il confine tra Bangladesh e Myanmar, sradicando alberi e provocando smottamenti. Senza contare la pioggia battente in una regione che ospita centinaia di migliaia di rifugiati Rohingya.

Colpita in pieno la città portuale di Sittwe, capitale dello Stato birmano di Rakhine dove diversi quartieri sono finiti sott’acqua. Circa 400.000 persone sono state evacuate in Myanmar e Bangladesh prima dell'arrivo del ciclone.

Intanto i vigili del fuoco e volontari hanno iniziato a ripulire le strade delle città e dei villaggi, rimuovendo i tronchi d'albero che bloccano le strade. Gli operatori umanitari stanno distribuendo cibo, acqua e medicine agli sfollati.

Il dramma degli sfollati

Le cifre dell’OCHA, l’ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, dicono che nello Stato di Rakhine e nel nord-ovest del Paese circa 6 milioni di persone avevano già bisogno di assistenza umanitaria, mentre 1,2 milioni sono gli sfollati in seguito alla crisi umanitaria provocata dalla repressione militare in Myanmar nel 2017.

Il ciclone Mocha ha provocato danni anche al campo Rohingya in Myanmar. Ma qui servirà molto più tempo per ricostruire tutto. Le autorità hanno vietato ai rifugiati di costruire case accampamenti in cemento, temendo che ciò possa incentivarli a stabilirsi in modo permanente piuttosto che tornare da dove sono fuggiti cinque anni fa a seguito di una brutale repressione militare.

Nel maggio 2008, il Myanmar fu investito dal ciclone Nargis che provocò la devastazione nelle aree popolate intorno al delta del fiume Irrawaddy. Le vittime furono almeno 138.000 persone e decine di migliaia di case e altri edifici furono spazzati via. Secondo l'ufficio del dipartimento meteorologico del Bangladesh si tratta del ciclone più potente degli ultimi dieci anni nella regione.

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