Piccole, ma decise, misure che potrebbero consentire alle città di non essere più, in estate, delle autentiche trappole di calore: tetti bianchi, asfalto meno scuro, pavimentazione ridotta e parchi urbani. I consigli degli esperti per "rinfrescare" le nostre città
Le città sono a maggiore rischio di riscaldamento globale.
Una grande città è esposta ad un aumento della temperatura fino al doppio rispetto ai piccoli paesi.
La spirale composta da "aria condizionata + riscaldamento globale + accumulo di automobili + assenza di fontane e spazi verdi" fa sì che le città possano essere, soprattutto in estate, una trappola per anziani, bambini e per le persone più vulnerabili.
Quindi, come possiamo rendere le nostre città più fresche?
Risponde Eleni Myrivilli, esperta di riscaldamento climatico in città:
"Innanzitutto, dovremmo progettare in maniera più ecologica i nostri spazi pubblici e assicurarci che gli edifici siano meglio isolati termicamente, per proteggere le persone all'interno. In generale, possiamo abbassare le temperature nelle città utilizzando tipi speciali di materiali e tecnologie, ma dovremmo utilizzare di più la natura e l'acqua in superficie".
Eventuali ritardi nell'attuazione delle misure rischierebbero di aggravare ulteriormente la situazione.
Per la professoressa Harriet Bulkeley, docente alle Università di Durham (Regno Unito) e Utrecht (Olanda), serve un'azione immediata.
"Prima cosa: mantenere ciò che abbiamo. E la seconda cosa è cercare di introdurre più aree naturali e aree blu, decarbonazzate e pedonali, nelle città. Gran parte del nostro asfalto nelle città è molto scuro. E le superfici più scure assorbono più calore. Potremmo iniziare, semplicemente, dipingendo i tetti di bianco. Potrebbe essere anche sotto forma di pareti verdi e tetti verdi... Bisognerebbe creare tanti piccoli parchi urbani, con alberi che facciano ombra. Possiamo pensare anche alla ripavimentazione, rimuovendo parte della pavimentazione che abbiamo nelle nostre città".
Ci sono città, come Malmö, Parigi, Milano, Barcellona, Atene e Lisbona, che hanno già attuato con successo alcune misure.
Insomma: cìè abbastanza esperienza per identificare i principali pericoli che contribuiscono al riscaldamento globale in città.
Gli esperti mettono in guardia soprattutto contro l'inerzia dell'emergenza climatica da parte dei politici "negazionisti".
Qualcosa di può fare, prima che sia troppo tardi e... troppo caldo.