La Russia non riconosce la giurisdizione della Corte penale internazionale dell'Aia

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Di Oleksandra Vakulina
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Il Cremlino risponde così ai mandati di arresto per crimini di guerra contro funzionari russi ritenuti responsabili anche del rapimento di massa di bambini ucraini

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Mosca non riconoscere la giurisdizione della Corte penale internazionale dell'Aia. Il Cremlino risponde così ai mandati di arresto per crimini di guerra contro funzionari russi ritenuti responsabili dell'attacco alle infrastrutture civili ucraine e del rapimento di massa di bambini ucraini annunciati dalla Cpi.

Il vice primo ministro ucraino e Ministro per il reinserimento dei territori temporaneamente occupati dell'Ucraina, Iryna Vereshchuk, ha confermato che la Russia ha deportato illegalmente in Russia 2.161 orfani ucraini.

Secondo quanto verificato precedentemente dal governo di Kiev le deportazioni illegali riguardano circa un totale di 16.207 bimbi, compresi quelli deportati insieme alle loro famiglie.

Il governo russo non nega quanto accaduto ma sta usando l’adozione di questi piccoli orfani da parte delle famiglie russe come una famiglie russe come propaganda contro l’Ucraina. "La Russia - ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov - apprezza gli sforzi di alcuni paesi per portare il conflitto ucraino sui binari della pace, ma per ora è impossibile" perché "la federazione russa deve raggiungere i suoi 'obiettivi'".

L'Istituto per lo studio sulla guerra aveva precedentemente riferito di una serie di filmati russi su bambini ucraini adottati secondo Mosca da famiglie russe. Intanto il numero totale dei bambini ucraini deportati illegalmente potrebbe essere intorno ai 150.000.

L’ISW continua a ritenere che la deportazione forzata e l'adozione di bambini ucraini sia una violazione della Convenzione di Ginevra sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio e un potenziale elemento costitutivo di una più ampia campagna di pulizia etnica.

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