Ucraina, Kiev teme i missili ipersonici e chiede l'invio di batterie di Patriot

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A Stoccolma il Commissario europeo alla Giustizia presenta uno studio che stima in 65.000 il numero di crimini di guerra presunti attribuiti alla Russia

Le autorità ucraine hanno permesso ai giornalisti di incontrare un gruppo di soldati russi fatti prigionieri sul campo di battaglia. Da loro il racconto di una guerra persa, e la conferma che a questo punto, la cosa più importante sarebbe quella di poter fare ritorno a casa. "La propaganda in televisione diceva che il governo ucraino era in mano ai nazisti. Ma io ho scoperto che non era così...", dice uno di loro, che spera in uno scambio con altri prigionieri ucraini. Meno disposto a fare autocritica un ufficiale dell'armata russa. "Sono un ufficiale russo. Ho sempre servito nell'esercito, lo desideravo sin da bambino. Per questo non posso rimpiangere nulla".

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La Russia sostiene che l'attacco missilistico di giovedì abbia interrotto il "trasporto di armi e munizioni" della NATO. L'Ucraina afferma di aver abbattuto decine di razzi, ma teme i missili ipersonici Kinzhal e chiede agli alleati l'invio di batterie di Patriot.

A Stoccolma il ministro della Giustizia svedese e il Commissario europeo alla Giustizia hanno parlato dei crimini di guerra attribuiti alla Russia. Secondo un calcolo da loro presentato, si sarebbero contati 65000 episodi di presunti crimini internazionali, il numero più alto di sempre.

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