Non cessano le proteste a Lima per la grave crisi politica successiva all'arresto dell'ex presidente Pedro Castillo accusato di aver voluto sovvertire l'ordine costituito
PUBBLICITÀNon cessano le proteste a Lima per la grave crisi politica successiva all'arresto dell'ex presidente Pedro Castillo, accusato di aver voluto sovvertire l'ordine costituito. Migliaia di manifestanti nella capitale peruviana mantengono la pressione contro il governo.
La marcia per la pace
A Lima ha sfilato anche una "marcia per la pace", con decine di membri di gruppi e partiti politici che hanno indossato magliette bianche in segno di rifiuto delle proteste contro Dina Boluarte, la presidente che ha fatto arrestare Castillo. Boluarte ha invitato i dimostranti che si sono riversati a Lima a riunirsi "pacificamente e con calma", anche se chiedono le sue dimissioni. Le passate 5 settimane hanno visto anche molto sangue con decine di morti e feriti negli scontri con la polizia.
I peones dalla campagne
Migliaia di manifestanti giungono anche dalle aree rurali e sono portatori di istanze che la politica nazionale non ha mai accolto. Il mantenimento dell'ordine rende sempre più impopolare la presidente Boluarte. Molti manifestanti indigeni poveri hanno fatto sentire la loro presenza martedì nella capitale, dove la polizia ha usato candelotti fumogeni contro di loro che si erano radunati prima di dar vita al corteo.