Immigrazione: da Melilla alla rotta balcanica, un anno di viaggi della speranza

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Gli attraversamenti irregolari delle frontiere, gli immigrati usati come arma di ricatto, le vittime, ancora e sempre troppe, l'Europa che erige muri: racconto di un anno di immigrazione verso la fortezza Europa

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Da gennaio a ottobre del 2022 sono stati registrati circa 281 mila attraversamenti irregolari delle frontiere nell’Unione europea secondo Frontex, l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera. L’aumento rispetto al 2021 è del 77 % quasi un raddoppio. Dense di traffico sia le rotte terrestri che le marittime anche grazie al meteo clemente. La rotta balcanica è la più attiva: 128mila gli attraversamenti, il picco più alto da quando i migranti hanno iniziato a percorrerla massicciamente 7 anni fa.

Costruire muri è stata la risposta, in particolare da quando l’anno scorso la Bielorussia ha iniziato ad indirizzare i migranti verso i confini Ue in una sorta di ricatto contro Bruxelles e le sue sanzioni a Minsk. L’invasione russa dell’Ucraina ha acuito i timori di un’immigrazione eterodiretta. 

Ai confini dell'Europa 19 frontiere fisiche

Una nuova cortina di ferro si alza ai confini dell’Europa dove 19 barriere fisiche si estendono per oltre 2000 km di frontiera. Sono 12 i Pesi Ue che le hanno costruite e talvolta sono stati ripristinati i controlli alle frontiere in deroga al trattato di Schengen. Due episodi hanno segnato le coscienze e sottolineato l'urgenza di una risposta comune dell'Ue: le drammatiche immagini dei migranti che tentano di passare dal Marocco alla Spagna a Melilla, quando morirono 23 persone, e poi la lite tra Francia e Italia per accogliere la nave Ocean Viking, respinta dal governo di Roma e poi sbarcata a Tolone.

Mentre si moltiplicano gli approdi a Lampedusa e in Spagna e la rotta balcanica pullula, Bruxelles reagisce annunciando un piano per coordinare meglio l'accoglienza dei migranti. E' l'ennesimo tentativo di una riforma migratoria che sappia conciliare i diversi interessi dei Paesi, quelli in prima linea e quelli lontani dalle frontiere esterne.

Dall'inizio della guerra accolti 7,8 milioni di ucraini

Un' Europa divisa è riuscita tuttavia ad accogliere 7,8 milioni di ucraini e a creare rapidamente un sistema di 'protezione temporanea' per quasi 5 milioni di persone (4.751.065).

la Polonia, secondo Eurostat, ospita il numero assoluto più alto di beneficiari ucraini di protezione temporanea: a settembre erano 1,4 milioni; è seguita dalla Germania con 813 725 titolari. In rapporto popolazione è l'Estonia che ospita più rifugiati ucraini 1,8 per ogni 1000 abitanti.

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