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Ancora migranti, la Russia sfrutta Kaliningrad per fare pressione sulla UE

Wojtek RADWANSKI
Wojtek RADWANSKI Diritti d'autore  AFP
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Di Alberto De Filippis
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Nuove rotte potrebbero portare migranti nell'enclave russa per poi usarli contro la UE. La Polonia rafforza confine

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La Polonia ha rafforzato il confine con il territorio russo di Kaliningrad per il sospetto che potrebbe diventare un punto di passaggio per i migranti dal Medio Oriente. Secondo le ultime notizie infatti, nuove rotte aeree starebbero aprendo tra la regione e l'aeroporto di Kaliningrad.

Dice Konrad Szwed, guardia di frontiera polacca: "I soldati polacchi hanno iniziato a installare filo spinato su questo confine, lungo l'intera sezione terrestre del confine con la Federazione Russa. Stiamo anche progettando di costruire una barriera elettronica su questo confine".

Soldati polacchi sistemano filo spinato lungo il confine con Kaliningrad

Non si esclude la possibilità che la Russia possa avere intenzione di aprire una nuova rotta migratoria

Dice l'analista Agnieszka Legucka, dell'Istituto Polacco per gli Affari Internazionali: "In questo momento non stiamo osservando così tanti migranti che entrano nel territorio di Kaliningrad, ma potrebbe succedere la stessa cosa che stava succedendo in Bielorussia;. Stiamo anche osservando molti contatti tra Russia e Turchia. Considero questo tipo di reazione da parte delle autorità polacche come una politica preventiva. La Russia ora non ha molto tempo visto che è impegnata in Ucraina, quindi sta cercando di utilizzare molti elementi di pressione contro l'Unione Europea, compresi i migranti".

Soldati russi arrivano all'aeroporto di Kaliningrad

Le organizzazioni umanitarie si preoccupano non solo della creazione di una nuova rotta, ma soprattutto di ciò che i migranti dovranno affrontare. 

Kalina Czwarnóg, Fondazione Ocalenie: "A questo scenario abbiamo ovviamente pensato da tempo. In realtà non sorprende che tali voci, tali movimenti in generale, stiano cominciando ad apparire dalla parte russa. Dal mio punto di vista, quello di una persona che lavora al confine bielorusso , la visione di come possono essere trattati quelli che attraverseranno questo confine è la più terrificante. Subiranno respingimenti, proprio come le persone al confine bielorusso? Per me è inimmaginabile respingere quelle persone nel paese dell'aggressore".

La Polonia non si sta solo preparando per una possibile nuova rotta migratoria attraverso Kaliningrad, ma anche alla probabilità di dover accogliere più rifugiati dall'Ucraina. Questa volta non fuggiranno solo dalle bombe; ma anche dal freddo estremo.

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