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Iran, repressione nel sangue

Proteste in Iran.
Proteste in Iran. Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Euronews
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Tra le vittime ci sarebbe anche Hadith Najafi, la ragazza diventata simbolo dei cortei.

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In Iran non si fermano le proteste dopo la morte della 22enne Mahsa Amini, deceduta dopo essere stata fermata dalla polizia perchè non indossava correttamente il velo. Sono ormai 46 le città in cui si organizzano proteste e manifestazioni di piazza, e secondo i media di stato sarebbero almeno 41 le vittime tra polizia e manifestanti dall'inizio degli scontri, lo scorso finesettimana.

Morta anche la ragazza simbolo dei cortei

Tra le vittime ci sarebbe anche Hadith Najafi, la ragazza simbolo dei cortei, dopo un video diventato virale in cui la si vedeva senza velo prima di una manifestazione. La scelta di Teheran di reprimere duramente le manifestazioni è stata condannata anche dall'alto rappresentante europeo per la politica estera.

"L'uso diffuso e sproporzionato della forza contro manifestanti non violenti è ingiustificabile e inaccettabile. I cittadini hanno il diritto di protestare pacificamente", ha dichiarato Josep Borrell.

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