I rifiuti (cosmetici) d'Australia e il riciclo consapevole

Melbourne: un centro di smaltimento dei rifiuti cosmetici.
Melbourne: un centro di smaltimento dei rifiuti cosmetici. Diritti d'autore Video AP
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Di Cristiano TassinariEuronews World
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A Melbourne, l'azienda "Close the Loop" si è specializzata nel recupero di prodotti e imballaggi cosmetici. "Il riciclo è la nostra ultima linea di difesa", spiega un'esperta. In Australia la spinta etica per il riciclo è sempre più forte, tra aziende e consumatori

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La bellezza "sostenibile": perchè no?

Ogni anno milioni di prodotti di bellezza finiscono in discarica, oppure - decisamente meglio - in un apposito centro di smaltimento di Melbourne.

In Australia c'è una spinta etica sempre crescente per rendere totalmente riciclabili gli imballaggi e gli stessi prodotti estetici.

"Grandi volumi di rifiuti cosmetici vanno in discarica ogni anno, oltre 10.000 tonnellate nella sola Australia. E tutte quelle materie prime utilizzate sono estremamente preziose, per poter essere riutilizzate più e più volte", afferma Steve Morris, fondatore dell'azienda Close the Loop, che a Melbourne si occupa proprio di riciclo.

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"Ci sono materie prime preziosissime da riutilizzare".Video AP

L'industria australiana dei cosmetici sta crescendo, anche in termini di consapevolezza dei problemi di sostenibilità. 
I sistemi di ritiro consentono ai consumatori di restituire i loro contenitori usati (o vuoti) ai negozi.
I rifiuti, quindi, vengono selezionati e trasformati, ad esempio, in sostituti del cemento e del vetro per materiali da costruzione o compositi di plastica per parchi giochi all'aperto e terrazze.

"Abbiamo di tutto: vetro, metallo, plastica morbida e, ovviamente, plastica dura", dice un lavoratore che seleziona i rifiuti.

L'azienda Close the Loop ha recentemente ricevuto una sovvenzione dal governo di Canberra di un milione di dollari australiani per una sperimentazone su larga scala di riciclo di cosmetici, in collaborazione con le più grandi catene del settore, come Myer e MAC Cosmetics.

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Bellezza "sostenibile".Video AP

Un certo numero di altri rivenditori di bellezza australiani hanno partnership di riciclo con l'azienda internazionale TerraCycle. 
"Alcuni nomi? Mecca, David Jones, Jurlique, Olay, Sukin, Schwarzkopf", afferma il direttore generale di TerraCycle Australia, Jean Bailliard.
Che aggiunge: "I grandi marchi finanziano la raccolta e il riciclo dei prodotti che raccogliamo". 

"C'è sicuramente un po' di scetticismo e sfiducia tra i consumatori.
Ma penso che la maggior parte delle aziende stia davvero cercando di fare la cosa giusta: essere trasparenti su quanto viene restituito e in cosa viene trasformato"
Jenni Downes
Monash University - Melbourne

Il marchio di bellezza Australian Glow ha recentemente interrotto la produzione di un popolare prodotto abbronzante in aerosol, in quanto la sua confezione è difficile da riciclare. 
"A livello globale, rappresenta il 25% delle nostre vendite. Ma il motivo per interrompere il prodotto è perché i nostri valori devono essere un marchio sostenibile", afferma Liz Agresta, la direttrice marketing.

Ora l'azienda sta lavorando per sviluppare un prodotto sostitutivo che possa essere confezionato in modo più sostenibile e offre ai consumatori anche prodotti ricaricabili.

Jenni Downes, esperta dell'Istituto per lo sviluppo sostenibile della Monash University di Melbourne, non usa mezze parole:

"Il riciclo, anche di prodotti complicati da riciclare come lo smalto per unghie, è sicuramente l'ultima nostra linea di difesa... Dobbiamo assolutamente sempre più riutilizzare oggetti e imballaggi".

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"Il riciclo è la nostra ultima speranza".Video AP

E con il riciclo consapevole, i prodotti di bellezza saranno ancora piu... belli.

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