Era dal 1997, con la sudafricana Amanda Coetzer in semifinale a Melbourne e a Parigi, che una tennista africana non arrivava in semifinale ad un torneo del Grande Slam. Ma Ons Jabeur può andare oltre e vincere Wimbledon. In semifinale, la sfida con l'amica-outsider Tatjana Maria
Ons Jabeur è già nella storia: è la prima tennista africana a qualificarsi per la semifinale di Wimbledon, il leggendario torneo londinese.
La 27enne tennista tunisina, recente vincitrice a Madrid e ora numero 2 del mondo alle spalle della polacca Swiatek, in semifinale a Wimbledon ha superato la ceca Maria Bouzkova, battendola in tre set.
Per andare in finale ora dovrà superare la sorprendente tedesca **Tatjana Maria (cognome preso dal marito alsaziano Charles-**Édouard), numero 103 del mondo (precedenti: 2-1 per la tunisina).
La finalissima è dietro l'angolo.
Era dal 1997, anno in cui la sudafricana Amanda Coetzer raggiunse la semifinale agli Australian Open e al Roland Garros, che una giocatrice del Continente africano, non arrivava in semifinale ad un torneo del Grande Slam.
"Vorrei ispirare giovani donne e giovani uomini che vogliono essere qui un giorno, dal mio Paese, dal mondo arabo e dal continente africano. È un piacere per me e spero di trasmettere un bel messaggio", ha dichiarato Ons Jabeur sul "green" dell'All England Club.
Nell'altra semifinale femminile, la sfida sarà tra la romena Simona Halep e la kazaka (di nascita russa) Elena Rybakina.
Adesso Ons Jabeur vede la coppa all'orizzonte: e vincendo Wimbledon sarebbe davvero nella storia. Non solo della Tunisia, ma nella storia del tennis.
L'avversaria di giovedì in semifinale, Tatjana Maria, è una sua grande amica ed una outsider assoluta: quasi 35 anni, due figli, la tedesca è la quarta giocatrice della storia a raggiungere la semifinale di Wimbledon senza essere tra le prime 100 giocatrici del mondo (dopo Mirjana Lucic nel 1999, Jie Zheng nel 2008 e Serena Williams nel 2018)..
Comunque vada, una (doppia) bella storia di vita e di sport.