Regno Unito: secondo sciopero dei treni, lite governo-sindacati. E sabato, terzo stop

Seconda giornata di sciopero ferroviario nel Regno Unito, dopo la rottura delle trattative tra i sindacati, Network Rail (la rete ferroviaria di proprietà statale) e 13 aziende private del settore ferroviario.
Il sindacato ferroviario, marittimo e dei trasporti (RMT) ha accusato il governo di aver "mandato all'aria" le trattative e ha dichiarato che lo sciopero di 24 ore di 40.000 macchinisti, addetti alle pulizie, ai segnali, alla manutenzione e alle stazioni si svolgerà come previsto.
L'azione sindacale di questa settimana è il più grande e dirompente sciopero ferroviario in Gran Bretagna degli ultimi 30 anni.
Con lo sciopero di oggi si prevede il blocco di metà della rete ferroviaria inglese.
Martedì scorso, milioni di viaggiatori sono stati pesantemente colpiti dall'inizio delle agitazioni sindacali: fermi quattro treni su cinque.
La società di infrastrutture ferroviarie Network Rail ha dichiarato di essere "delusa dal fatto che l'RMT abbia nuovamente scelto di abbandonare i negoziati. Restiamo a disposizione per i colloqui, sia di giorno che di notte".
Salari, condizioni e certezza di lavoro
La vertenza riguarda i salari, le condizioni di lavoro e la sicurezza del posto di lavoro, mentre le compagnie ferroviarie britanniche mirano a tagliare i costi e il personale, dopo due anni in cui i finanziamenti governativi di emergenza le hanno tenute a galla.
Lo sciopero oppone il sindacato a 13 compagnie ferroviarie private e a Network Rail, di proprietà dello Stato.
Mentre il governo conservatore britannico insiste sulla sua estraneità alla vertenza, il sindacato fa notare che, viceversa, svolge un ruolo importante in questo settore fortemente regolamentato.
Il leader del sindacato ferroviario, il segretario generale Mick Lynch, ha dichiarato che il governo ha "fatto naufragare le trattative, non permettendo a Network Rail di ritirare la lettera con la quale minacciava di licenziare 2.900 dei nostri iscritti".
Lynch ha aggiunto che non ci potrà essere un accordo a meno che il governo non accetti di "svincolare" le compagnie ferroviarie e permetta loro di offrire al sindacato condizioni migliori dell'aumento di stipendio del 3% finora proposto.
Il governo ha avvertito che grandi aumenti potrebbero innescare una spirale salari-prezzi che farebbe salire ulteriormente l'inflazione.
Il Segretario ai Trasporti, Grant Shapps, ha dichiarato che l'affermazione del sindacato, secondo cui si sarebbe intromesso, è "una totale menzogna".
"Non ho avuto assolutamente nulla a che fare con l'invio di una lettera da parte di Network Rail, il datore di lavoro, all'RMT, né con la richiesta di ritirarla", ha dichiarato Shapps.
I sindacati hanno annunciato agli inglesi di prepararsi ad affrontare la peggiore compressione del costo della vita, da più di una generazione a questa parte.
I legali stanno pianificando uno sciopero generale, mentre i sindacati che rappresentano gli insegnanti e i lavoratori postali hanno in programma di consultare i propri iscritti su possibili azioni di protesta.
Un altro sciopero dei treni è programmato per sabato 25 giugno.