Così il leader dell'autoproclamata repubblica popolare di Donetsk risponde alle critiche dell'ONU e dell'Occidente
Le autorità della autoproclamata repubblica di Donetsk non cedono: per loro la condanna a morte comminata a due britannici e un marocchino, accusati di essere mercenari al servizio dell'Ucraina, è legittima e giusta.
Denis Pushlin, leader della repubblica separatista, ha risposto così alle critiche dell'Onu e dell'Occidente:
"Sono venuti in Ucraina per uccidere civili in cambio di denaro. Per questo non vedo ancora le condizioni per un'attenuazione o una modifica della sentenza. Credo che il tribunale abbia emesso una punizione perfettamente giusta per tutti e tre".
Pushlin ha anche accusato il premier britannico Johnson di aver ignorato la sorte dei condannati, dopo che un portavoce del capo del governo di Londra aveva detto di essere "sconvolto" per le condanne a morte.