Ucraina, 100 giorni di una guerra infinita. Zelensky: "siamo ancora qui

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Di Euronews
una strada bombardata
una strada bombardata   -  Diritti d'autore  Natacha Pisarenko/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved

Si era parlato di una guerra lampo, una sortita armata da concludersi in due giorni: ma l'invasione dell'Ucraina si è ormai trasformata in un conflitto di trincea che riporta alla mente ricordi di un secolo fa.

Al centesimo giorno di guerra - ricalcando uno dei suoi piu famosi messaggi alla nazione, registrato in pieno centro di Kiev, attorniato dal suo staff, per dimostrare l'inconsistenya delle voci che lo volevano fuggito all'estero -  il Presidente ucraino Zelensky è tornato a dare un messaggio di speranza.

Ми тут. Ми в Києві. Ми захищаємо Україну??

Posted by Володимир Зеленський on Friday, February 25, 2022

"Il leader della fazione è qui, il capo dell'ufficio presidenziale è qui, il primo ministro ucraino Shmygal è qui, Podolyak è qui e il vostro presidente è qui" ha detto Zelensky, registrando nella stessa strada di Kiev da cui aveva parlato 100 giorni fa, attorniato come allora dal suo staff. 

"Ma la nostra squadra è molto più numerosa. Le Forze armate dell'Ucraina sono qui. E soprattutto il popolo del nostro Stato è qui, a difendere l'Ucraina già da 100 giorni. La vittoria sarà nostra. Gloria all'Ucraina".

La verità pero è che da quando la Russia si è ritirata dall'Ucraina settentrionale ridirigendo tutti i suoi sforzi sul Donbass, le sue truppe stanno lentamente ma inesorabilmente avanzando

"Un buon numero di località sono state strappate alle forze armate ucraine filonaziste - ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov - e la gente può iniziare a riportare la propria vita alla normalità. Questi sforzi continueranno fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi dell'operazione militare speciale".

Dopo settimane di bombardamenti, la Russia controlla la maggior parte di Severodonetsk, ultimo avamposto ucraino nella regione di Luhansk. Controlla anche la maggior parte di Donetsk, ma c'è chi pensa che non sia abbastanza.

"Il problema - spiega Katarzyna Zysk, docente all'Istituto norvegese per gli studi sulla difesa  -è che l'appetito russo probabilmente non si fermerebbe lì. La Russia si sposterebbe più a ovest, per esempio, prendendo o cercando di prendere Mykolaiv o il porto di Odessa; e se questo riuscisse, probabilmente cercjherebbe di tornare di nuovo indietro e prendere Kyiv".

Secondo le stesse autorità ucraine, la Russia controlla già un quinto del paese: una proporzione che - senza una qualche svolta - sembra destinata peraltro a crescere