La molto critica situazione idrica in Iraq

Dopo decenni di guerre e ribellioni, l'Iraq deve affrontare un'altra grandissima sfida: la grave scarsità d'acqua causata dal cambiamento climatico. Tema molto delicato per l'Iraq e i suoi 41 milioni di abitanti, che ne risentono quotidianamente, dai fiumi impoveriti alla rapida desertificazione e alle tempeste di sabbia più intense. I contadini temono per il raccolto e per il loro futuro.
La testimonianza di un contadino
"In questo momento, io e la mia famiglia non sappiamo come andare avanti - ci racconta Kaled Hamed, agricoltore non più giovane - Non ho un lavoro o uno stipendio. Che faccio? Lo stato non ci sta aiutando col problema dell'acqua. C'è la siccità e probabilmente non avremo raccolti sufficienti nel prossimo anno, quest'anno abbiamo piantato il 25% delle quote abituali ma il prossimo anno non potremo piantare nulla se le cose non cambiano".
I flagelli dell'Iraq
Nel 2019 e nel 2020, i raccolti di grano hanno raggiunto i cinque milioni di tonnellate, necessarie per garantire "l'autosufficienza" all'Iraq, ha dichiarato il portavoce del ministero dell'Agricoltura Hamid al-Nayeftold. In questa stagione, l'Iraq potrebbe coltivare solo 2,5-3 milioni di tonnellate di grano, "non abbastanza per un anno intero per gli iracheni", quindi ci sarà la necessità di importare", ha precisato al-Nayeftold. L'Iraq dovrà confrontarsi soprattutto con i capricci del mercato mondiale e i prezzi spinti dalla guerra in Ucraina che rappresentano ormai un flagello per l'intera umanità.