L'appello di Atene a Londra: "Restituite i marmi del Partenone"

Il museo dell'Acropoli - Atene
Il museo dell'Acropoli - Atene Diritti d'autore LOUISA GOULIAMAKI/AFP or licensors
Di Euronews
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Il caso dei marmi del Partenone custoditi al British Museum: Atene li rivendica, l'Unesco invita al dialogo

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Sono custoditi ed esposti in una delle più prestigiose istituzioni museali, il British Museum, ma si trovano pur sempre a 2.400 chilometri dal luogo di origine, l'Acropoli di Atene

I marmi del Partenone sono adesso, ancora una volta, al centro della disputa tra Atene e Londra.
Il nuovo direttore del Meseo dell'Acropoli, Nikos Stampolidis, chiede la restituzione delle sculture, rimosse a inizio del 1800 dal diplomatico britannico Thomas Bruce conte di Elgin e poi vendute al British Museum.

"La restituzione delle sculture non è solo un semplice rimpatrio, ma la riunificazione dell'iconico monumento mondiale del Partenone, che richiede quelle sezioni e parti mancanti - dice Stampolidis - Con un semplice atto del Parlamento britannico, potrebbero essere già qui domani".

Cresce la pressione internazionale sul British Museum.

L'Unesco invita al dialogo e anche il Times - strenuo sostenitore della permanenza a Londra dei marmi - ha fatto un passo indietro: "Le sculture appartengono ad Atene - ha scritto - e lì devono tornare".

Il Partenone e Lord Elgin

Il tempio del Partenone è stato costruito nel V secolo a.C. sull'Acropoli per onorare Atena, la dea protettrice della città. 

All'inizio del 1800, interi fregi dal monumento vennero rimossi su ordine dell'ambasciatore britannico presso l'impero ottomano, Lord Elgin, che vendette i marmi al governo britannico.

Nel 1817 i reperti passarono al British Museum dove rimangono uno dei suoi reperti più preziosi. 

Atene insiste che le sculture sono state rubate. Ma i successivi governi e funzionari greci - compresa la defunta Melina Mercouri, la celebre attrice che è stata anche ministro della cultura - non sono riusciti a fare progressi nella disputa.

"Legalmente acquisite"

Nel marzo 2021, il primo ministro britannico Boris Johnson ha dichiarato al quotidiano greco Ta Nea che le sculture "sono state legalmente acquisite da Lord Elgin, in conformità con le leggi in vigore al momento".

Lo scorso novembre, dopo una visita a Londra per colloqui con Johnson, il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha detto che la Grecia potrebbe prestare al British Museum altri "manufatti iconici" in cambio dei marmi. 

Il museo dell'Acropoli è "l'unico posto sulla terra dove si possono ammirare correttamente i marmi nel loro contesto, mentre si sta di fronte a 2.500 anni di storia e si guarda attraverso la vista panoramica verso il tempio", è stato il commento di Mitsotakis nel Daily Mail di novembre.

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