Il governo di Helsinki dovrebbe presentare questa settimana a Bruxelles un nuovo documento di politica estera e sicurezza nazionale, che prevede proprio l'adesione alla NATO. Il 60% dei finlandesi, secondo un sondaggio, é d'accordo. La richiesta ufficiale potrebbe essere formulata già a giugno
L'invasione russa dell'Ucraina sta accelerando il processo di adesione di Finlandia e Svezia alla NATO.
In particolare, il percorso della Finlandia verso l'Alleanza Atlantica sembra in fase particolarmente avanzata.
Passi in avanti finlandesi
Il governo di Helsinki della premier Sanna Marin (36 anni), infatti, sta lavorando su un nuovo documento di politica estera e di sicurezza nazionale, che prevede proprio l’ingresso nella NATO.
Il documento dovrebbe essere presentato questa settimana a Bruxelles.
"Dipenderà dal Parlamento europeo come procederemo, ma il dibattito è aperto", ha dichiarato il ministro degli Esteri finlandese, Pekka Haavisto.
La richiesta ufficiale di adesione alla NATO della Finlandia, neutrale dalla Seconda Guerra Mondiale, potrebbe avvenire già a giugno.
In un sondaggio di marzo, il 60% dei finlandesi si è detto a favore dell’adesione alla NATO, una percentuale decisamente in ascesa rispetto ai mesi precedenti e anche solo rispetto a prima della guerra in Ucraina.
Dubbi svedesi
Meno immediato sembra, viceversa, il percorso della Svezia.
Il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, è favorevole all’adesione dei due Paesi scandinavi, che da quando è iniziata l’invasione russa dell’Ucraina si sono schierate contro Mosca inviando armi a Kiev, partecipando alle esercitazioni NATO e persino sequestrando - in Finlandia - opere d'arte appartenenti ai musei russi, poi "liberate" nei giorni scorsi.
Tra gli svedesi, che sono sempre stati tradizionalmente contrari all'adesione, un sondaggio suggerisce - in realtà - che ora la metà è a favore dell'adesione.
Interviste a Stoccolma
"Penso che dobbiamo assolutamente aderire alla NATO e restarci per lungo tempo", dice un uomo di mezza età.
"Dobbiamo fare assolutamente parte della NATO, è una cosa a cui bisogna cominciare a rendersi conto, che è necessario", ne è convinto un giovane svedese.
"Crediamo che la Svezia debba starne fuori", ribattono due ragazze.
"Al momento no, meglio restare neutrali. Ci sono in ballo armi nucleari, diventa troppo pericoloso. Forse in futuro, ma non ora", aggiunge un uomo, intervistato alla stazione ferroviaria di Stoccolma.
"Penso che dobbiamo aderire alla NATO, soprattutto per la battaglia dei diritti umani e per dimostrare che quello che sta facendo la Russia non va bene", conclude una ragazza.
Contraddizioni russe
Il Cremlino risponde a sorpresa: in un'intervista televisiva, il portavoce Dmitri Peskov ha dichiarato che "un allargamento della NATO alla Svezia e alla Finlandia non rappresenterebbe una minaccia esistenziale per la Russia".
Parole discordanti rispetto a quelle pronunciate un mese e mezzo fa da Maria Zakharova, la portavoce del ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, subito dopo l’inizio dell’invasione in Ucraina: “L’ingresso di Helsinki alla NATO avrebbe ripercussioni gravi militari e politiche”, aveva detto Zakharova, facendo riferimento anche alla Svezia.