Il momento magico della primavera coreana fa i conti con una coda della pandemia che non consente ancora di vivere in totale libertà. Ma lo spettacolo dei ciliegi in fiore è una panacea per l'anima
La stagione del risveglio dei sensi, inebriante per definizione, in una cornice un po' magica può davvero riconciliarti col mondo .
Quest'anno poi la percezione, con la prospettiva di alleggerire la zavorra dei dispositivi anticovid, è ancora più netta.
La primavera, pronta a sorprenderci come fosse sempre la prima volta con colori e profumi, in questo angolo suggestivo di Seoul è già scoppiata in tutto il suo splendore.
L'attesa della libertà
Ma la Corea non è ancora libera dall'incubo della pandemia:
Moon Jung-hyun, studente di medicina, si gode l'arrivo della bella stagione ma lo fa con grande prudenza:
"Sempre più paesi sono liberi dalle mascherine e il numero di infezioni sembra diminuire. Mi aspetto di vedere anche la Corea del Sud libera dalle maschere quest'anno, e spero di tornare prima possibile alla normalità di una quotidianità felice".
Si ricomincia dunque a vivere gradatamente. Il ruscello Bulgwangcheon, a Seoul , è tappa obbligata con i ciliegi in piena fioritura. Il festival dedicato a questo speciale momento dell'anno non si è svolto negli ultimi anni ed è ancora sospeso in attesa del 'liberi tutti'. Qualcuno ha deciso di godersi comunque lo spettacolo in piena autonomia. A noi non resta che chiudere gli occhi e immaginare.