Premi: a Marco Tarquinio il Montale Fuori di casa

Cerimonia alla Biblioteca Ambrosiana di Milano
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Di ANSA
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(ANSA) - ROMA, 07 APR - Il Direttore del quotidiano "Avvenire" Marco Tarquinio è stato premiato presso la sala delle Accademie della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano (Piazza Pio XI, 2 ) , nell'ambito del secondo appuntamento "milanese" del "Premio Montale Fuori di Casa" 2022, patrocinato dal Ministero della Cultura e realizzato con il sostegno della Fondazione Cariplo e di Confcommercio. Ad introdurre la premiazione la Presidente del Premio Adriana Beverini ed il Presidente della "Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti" Arnoldo Mosca Mondadori. Ha dialogato con il Premiato il giornalista e scrittore Alessandro Zaccuri. L'evento è coordinato da Alice Lorgna, PR manager del Premio. "Il Direttore Tarquinio, spiega Adriana Beverini, è il quarto direttore di uno storico quotidiano a venire premiato nei 25 anni del Premio dopo Mario Calabresi (Direttore de "La Stampa" nel 2010), Giuseppe Mascambruno (Direttore de "La Nazione" nel 2010), Luciano Fontana (Direttore de "Il Corriere della Sera" nel 2020) e Cesare Cavalleri (Direttore di "Studi Cattolici" nel 2021 che esce mensilmente). Nella motivazione viene riconosciuto a Marco Tarquinio il merito di avere fatto avvicinare dal 2009, anno in cui è diventato Direttore, sempre più persone alla lettura del quotidiano che dirige, per lo spazio che nelle sue pagine viene riservato alla Politica estera, alla Cultura e ai temi della spiritualità, così come a quelli legati al terzo settore e al volontariato. In queste pagine si riconoscono tutte quelle persone che agiscono ogni giorno, in silenzio, per costruire una cittadinanza vera e per realizzare un mondo diverso e migliore. Ad esse viene data voce e cittadinanza mediatica nelle pagine di "Avvenire". Per decisione degli organizzatori per tutto il 2022 comparirà sulla scheda del Premio una frase di Papa Francesco che incita alla Pace. "Per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra; ci vuole coraggio per dire sì all'incontro e no allo scontro; sì al dialogo e no alla violenza; sì al negoziato e no alle ostilità; sì al rispetto dei patti e no alle provocazioni; sì alla sincerità e no alla doppiezza. Per tutto questo ci vuole coraggio, grande forza d'animo". (ANSA).

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